Pesto trapanese

Creato il 04 giugno 2014 da Bea23

Io e Montalbano, a cena, non avremmo molto da dirci. Saremmo entrambi troppo intenti a mangiare e divorare tutto quello che ci troviamo nel piatto, visto che per via di gusti culinari andiamo perfettamente d’accordo. Anche quella di stasera, come i pirciati di qualche mese fa, è una delle ricette tanto amate dal commissario di Vigata, estrapolata da Nivuro di Siccia, una raccolta di ricette ispirate alle avventure del più astuto commissario siciliano.

«Chioviva a leggio quanno fermò davanti alla trattoria. Pisci frisco ancora non ce n’era, ma Enzo gli portò ‘n tavola per primo pasta col pesto trapanisi e per secunno piscitoccu [ndt: stoccafisso] alla ghiotta, secunno l’antica ricetta misinisi. Tutto sommato, Montalbano non se la sentì di lamentiarisi macari si non aviva particolare ‘nclinazioni per il piscistoccu.»

(Andrea Camilleri – Le ali della sfinge)

Ingredienti (per 2 persone)

  • 3 pomodori maturi
  • 1 mazzetto di basilico
  • 25 gr di mandorle sgusciate, pelate e tostate
  • 20 gr di pangrattato
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio EVO
  • sale
  • pepe
  • 130 gr pasta corta

Preparazione

Sbucciate i pomodori e privateli dei semi. Tagliateli a pezzi e pestateli in un mortaio con le foglie di basilico, l’aglio, poco sale e pepe. Quando la salsa sarà ben amalgamata aggiungete l’olio e le mandorle tritate molto finemente. A parte, in una padella, fare dorare il pangrattato. Una volta cotta la pasta scolatela e conditela con il pesto. Mettetela nel piatto di portata, cospargendola con il pangrattato.

Io che adoro i primi l’ho già inserito nel mio ricettario. E voi?


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