E precisando che lo sguardo di Euronews è puntato avanti ai prossimi traguardi, nei diversi ambiti dei media, dalla tv alla radio, a internet, ha anticipato che al prossimo Miptv di Cannes, l'8 ottobre, "annunceremo la ristrutturazione del layout del canale e progetti di nuovi programmi in altre lingue. Sul lungo periodo -ha proseguito Peters- stiamo rivedendo completamente il nostro modello di business e modello operativo. Abbiamo iniziato da un anno a ripensare Euronews e anticipare le sfide del futuro".
Peters ha anche sottolineato che "Euronews è il primo canale di informazione europeo trasmesso in tredici lingue, con edizioni complete di news 24 ore su 24, sette giorni su sette. Nostro punto di forza -ha ribadito- perché siamo gli unici ad offrire una varietà linguistica di questo tipo, e speriamo di incrementare il numero di idiomi".
All'emittente lavorano 800 persone, la maggior parte nel quartiere generale di Lione. Peters ha parlato di apertura di "nuovi uffici in diverse città europee, tra cui Budapest, Atene, Parigi e Roma". Quanto all'ingresso di altri soci, al momento non è previsto: "I candidati a diventare partner sono prevalentemente non europei e noi invece abbiamo bisogno di una maggioranza europea, o perderemmo la nostra vocazione. Il paradosso -ha concluso Peters- è che l'Europa risulta più attraente per i non europei che per gli europei stessi".