Io ho un amico.
Certo non è il solo, ma lui è speciale. E’ un amico virtuale e in questo caso posso dirmi davvero felice di internet e delle sue immense capacità di condivisione.
Il mio amico si chiama Iacopo Melio, classe ’92, fiorentino, blogger, studente universitario, mente brillante, autoironia quel tanto che basta, simpatia, educazione e con un grande sogno: rendere la disabilità normalità.
Già, perché Iacopo è disabile. O meglio, potrei dire che ha qualche impedimento fisico, ma molto abile nella maggior parte delle cose.
Iacopo è il fondatore di #vorreiprendereiltreno, associazione creata per sensibilizzare la causa di coloro che sono impossibilitati a prendere il treno, non per la loro disabilità, ma perché i treni non danno loro la possibilità di accedervi (qui il link ad un mio vecchio post dove racconto il progetto); nella sua bacheca Facebook e nel suo blog (i riferimenti a fondo pagina) si fa promotore delle infinite cause di discriminazioni fatte ai disabili, delle infinite privazioni e vessazioni che devono subire. Si fa sostenitore del diritto inalienabile per ogni essere umano, di avere una vita decorosa e dignitosa. Cosa che purtroppo, in Italia, per un disabile, è quasi impossibile.
Iacopo non si ferma davanti a nulla, è questo che apprezzo in lui; ma maggiormente apprezzo la sua dedizione verso gli altri. La sua disabilità scompare perché sa mettere al centro la disabilità dell’altro.
E’ per questo fatto che in molti gli scrivono, gli chiedono consiglio, aiuto o semplicemente conforto. E Iacopo, come detto, non si ferma davanti a nulla e una ne pensa, cento ne fa.
Giorgia ha scritto a Iacopo una bellissima lettera
“«Chiunque sarebbe stato felice se, per il suo compleanno, avesse ricevuto in regalo dei biglietti per Gardaland; infatti ero contentissima, non stavo nella pelle all’idea di andarci.
Dopotutto si trattava di Gardaland, non di un parco qualunque; era il parco divertimenti più noto e con più fama di tutta Italia, e le file interminabili al suo ingresso ne furono la conferma.
È proprio per questo che forse, mi posi aspettative troppo alte; pensai che mi sarei divertita un mondo, come gli altri.
Ma non fu così, perché, proseguendo per il parco, ricevetti spesso secchi “NO!” davanti alla mia domanda “Su questa giostra posso salire anch’io?”.
Ricordo che, prima di entrare, dissi a mio padre: ”Se non mi fanno salire, giuro che mi incavolo!”. Infatti mi arrabbiai, poi però piansi.
Strano a dirsi per una che non piange nemmeno ai funerali, ma piansi perché mi tornò alla mente quando da bambini non ci lasciavano salire sugli scivoli perché eravamo troppo bassi o troppo piccoli; mi resi conto che, questa volta, non sarebbe bastato tornarci l’anno seguente perché io potessi finalmente accedere alle giostre.
Come mai? – direte voi – perché sono disabile.
Ed io, la mia disabilità l’ho accettata da un pezzo, oramai abbiamo condiviso talmente tanto che siamo diventate amiche; non accetto però che mi venga tolto il diritto di divertirmi solo perché ho un’amica così fedele (di cui forse, voi altri, siete persino gelosi).
È vero che noi disabili abbiamo esigenze diverse, ma i nostri diritti sono gli stessi.
E, dato che le mie gambe non funzionano proprio alla perfezione, vorrei per me e la mia fedele amica un Gardaland, come dire, “a portata di mano”!»
e Iacopo, senza pensarci due volte, ha creato la petizione online Direzione @Gardaland: Installare giostre e giochi per Disabili QUI LA PETIZIONE ONLINE, INVITO TUTTI, MA TUTTI TUTTI A FIRMARE!
In pochi giorni ha raggiunto 7570 sostenitori, una goccia nel mare, ma forse, se questo grido sommesso potesse diventare un boato, qualcosa potrebbe muoversi.
Ad oggi, solo 4 delle 33 attrazioni di Gardaland sono accessibili ai disabili, attrazioni però dedicate ai piccini. E’ pur vero, come dice Iacopo, che l’ingresso per i disabili è gratuito, ma se poi non puoi divertirti (sì, perché guardare gli altri divertirsi non è divertente) a cosa serve quel gratis? Pare più una presa in giro, un “si deve fare così”.
Ecco, io vi invito, vi esorto, vi spingo, vi chiedo, di dedicare 4 minuti del vostro, tempo, basta cliccare sul link poco sopra, ma lo rimetto anche QUI , sia mai foste pigri a tornare sopra. E vi esorto, 1, perché Iacopo è mio amico e di lui mi fido, e poi perché la nostra normalità è del tempo di adesso e nessuno può dire cosa sarà il futuro.
Non dimentichiamoci di nessuno!
Se prima di firmare avete ancora dei dubbi, a seguire tutti i link di Iacopo. Se invece vi siete già convinti, cliccate QUI
Iacopo Melio, il blog (qui il link)
Iacopo Melio e il progetto #vorreiprendereiltreno (qui il link)
Per chi si è già convinto, ecco il link della petizione per installare giostre per disabili a Gardaland (clicca qui)
Iacopo Melio e la sua pagina Facebook (qui il link)
Io ho già firmato, voi firmate qui.
Grazie, Chiara