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Petizione per fermare la violenza sulle donne : firmiamo ma facciamoci (anche) qualche domanda!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Dopo l’uccisione della giovane Vanessa Scialfa qualcosa è -apparentemente- cambiato .

Petizione per fermare la violenza sulle donne : firmiamo ma facciamoci (anche) qualche domanda!

Si, ci volevano 54 morte (in 4 mesi) affinchè qualcosa o qualcuno si svegliasse. Se poi alle 54 aggiungessimo quelle dell’anno scorso e dell’anno precedente e dell’anno prima,  ci sarebbero delle cifre da far accaponare la pelle.

Nel giro di cinque anni e quattro mesi,  ad esempio,  sono morte 757 donne per mano di mariti, compagni, fidanzati ex nella più totale indifferenza.

  • Numero donne uccise 2006:   101
  • Numero donne uccise 2007:   107
  • Numero donne uccise 2008:   112
  • Numero donne uccise 2009:              119
  • Numero donne uccise 2010:              127
  • Numero donne uccise 2011:              137
  • Numero donne uccise 4 mesi 2012:     54

TOTALE   757

Petizione per fermare la violenza sulle donne : firmiamo ma facciamoci (anche) qualche domanda!

Il nostro paese è stato privato di 757 donne -molte di queste giovanissime-  per un rifiuto :  che si può estendere dal pretendere rispetto alla volontaria interruzione di una relazione.

In tutti questi anni queste donne sono state ricordate solo e soltanto da blog (e qualche altra giornalista ).

Nelle nostre battaglie siamo state dimenticate da tutti. Esposte ad ogni tipo di attacco e persecuzione virtuale. Molti hanno ridicolizzato il nostro lavoro (analizzare pubblicità, o immagini lesive in tv o su locandine, o parlare della violenza sulle donne, ecc) chiamandoci in modi svariati : vecchie signore radical-chic (seppur molte di noi giovanissime e precarie) ,racchie  invidiose (pur non avendoci mai viste) , estremiste, patetiche, matte, pesantone, talebane.

Questi i termini dei moderati, del club del “fatevi una risata” se invece elencassimo tutte le ingiurie e le minacce mandateci dai “coraggiosissimi” utenti che si nascondono dietro molteplici indirizzi ip o email non basterebbero decine di pagine.

Vedere nel giro di pochi giorni politici, scrittori, personaggi vari che si avvicinano al tema quando poi c’è gente che da anni chiede un po’ di attenzione e giustizia , che grida di dolore per la perdita di una figlia, una sorella, un’amica  morta ammazzata per mano del suo compagno  e che è stata sempre e solo ignorata, perdonateci  ma un po’ di rabbia fa.

Come mai questa attenzione solo ora?

Dove eravate quando noi vi chiedevamo più partecipazione delle donne in politica, e la vostra risposta è stata solo e soltanto continue offese alle quote rosa (male necessario in questo arretrato paese)?

Dove eravate quando organizzavamo mail-bombing per questo o quel programma che aveva utilizzato per l’ennesima volta la donna come un oggetto, come un’oca, come una serva, un fenomeno da baraccone da commentare, scrutare, spogliare, umiliare?

Dove eravate quando ci inidignavamo per gli obiettori di coscienza , per le campagne pro-vita per i cimiteri dei feti, tutti con un chiaro messaggio colpevolista verso le donne che decidono di interrompere una gravidanza?

Dove eravate quando chiedevamo di eliminare le veline dalla tv? Che poi non sono che alcune delle tantissime figure svilenti di donne, impiegate in una tv totalmente basata su manichini, su corpi aperti cuciti e rifatti, su donne mute senz’anima non pensanti.

Vi chiedete cosa c’entri tutto ciò con la violenza sulle donne? Secondo voi da cosa dipende l’alto tasso di violenza sulle donne in questo paese?

A cosa serve fare petizioni se ancora le donne vengono lasciate a casa appena incinte, se il 60% delle donne non lavora ed ha smesso di cercare un impiego –seppur con mille competenze, risorse ed esperienze- , se veniamo giudicate solo e soltanto dall’aspetto fisico, se veniamo giudicate nulla se non mamme, se i nostri corpi vengono utilizzati come esca per locali, manifestazioni per pubblicità dove il consumatore  finale è sempre l’uomo.

E se invece le utilizzatrici fianli siamo noi, è solo per pubblicità di prodotti per l’igiene di pentole e pentoloni, pavimenti ,detersivi vari o prodotti di bellezza.

Secondo voi non c’è alcuna correlazione tra tutto ciò e la violenza sulle donne? Secondo noi si. La donna in questo paese è sempre la moglie, la figlia di qualcuno, non è mai se stessa non è mai padrona della sua vita, ma sempre proprietà di qualcuno.

La donna in Italia non è un soggetto ma è un oggetto. : ecco da cosa nasce la violenza sulle. Mi sembra un po’ inutile fare petizioni se poi non vengono fatte proposte serie e concrete  per una cultura del rispetto verso le donne.

Come possiamo credere di poter risolvere tutto firmando una petizione se in Italia gli uomini e le donne non riescono ad essere amici, colleghi, compagni; se non riuscamo a considerare l’altro-a una persona da stimare senza implicazioni di sesso, attrazioni fisiche e commenti squallidi? In Italia l’amicizia tra uomo e donna è quasi inesistente!

Voi, ora ci chiedete di firmare la petizione per fermare la violenza : è ridicolo tutto ciò se pensiamo che solo qualche mese fa giravate la testa dall’altra parte trattandoci con sufficienza.

Noi vi porteremo centinaia di firme, si con la rabbia nel cuore,  per un fenomeno sociale che denunciamo da anni, perché a noi quello che interessa sono delle leggi più giuste che tutelino le donne vittime di violenza, che diano giustizia e dignità a quelle già ammazzate, che diano protezione a chi denuncia, che diano dignità alle donne tutte perché a noi è questo e solo questo che ci interessa, e non perdiamo ore a giornate per altri fini.

La nostra speranza è che  tutto ciò sia dovuto ad un interesse vero –seppure maturato un po’ in ritardo- verso questo grave fenomeno dilagante che è diventato la violenza sulle donne,  ma nel caso tutto ciò si spegnesse tra qualche settimana , la vostra strumentalizzazione non avrà fatto altro che ammazzarle, violentarle, o perseguitarle per due volte.

Questo non è tanto un attacco all’organizzazione  “Se non ora quando” ma più che altro ai politici e ai personaggi vari che solo in questi giorni si sono accorti di questa mattanza e si sono avvicinati a tutto ciò; e anche alle tante persone che fino a qualche giorno fa nascondevano la testa sotto la sabbia o peggio ancora ci ridicolizzavano con la tracotanza che accompagna troppi italian* e che ieri invece con faccia tosta e una gran dose di ipocrisia si facevano messaggeri della NON violenza sulle donne, condividendo la petizione sulle bacheche dei social-network, -forse per levarsi un peso dalla coscienza?- quando della violenza sulle donne non ne hanno mai parlato (o scritto) e soprattutto non hanno mai ascoltato nulla a riguardo.

Diamoci questa opportunità, firmiamo (non possiamo, purtroppo permetterci di non farlo),  lo dobbiamo alle donne vittima di violenza, alle donne a cui vogliamo bene, a noi stesse.

Intanto vi lascio con questo piccolo filmato di un gruppo di femministe del ’76.  Trentasei anni fa, è tutto è come allora. Meditiamo…

Petizione per fermare la violenza sulle donne : firmiamo ma facciamoci (anche) qualche domanda!

(Fonti : qui . Immagini : qui, qui ).

Faby



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