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Tritate con la mezzaluna la carne avanzata (o i 3 etti di carne che, nel caso, avrete dovuto comperare). Mescolate la carne trita con un cucchiaino di farina bianca. Mondate (se siete 6 in famiglia) 6 etti di riso; versatelo in una pentola d'acqua già in bollore; leggermente salate; e lasciate cucinare. Quando il riso sarà a giusta cottura, scolatelo per bene; versatelo in una insalatiera; unite un uovo intiero, un cucchiaio di burro ed un pugno di parmigiano; mescolate; e lasciate raffreddare. Mentre il riso si raffredderà, mettete a fuoco, in una casseruola, 2 cucchiai di burro e mezza cipolla affettata fina. Tosto la cipolla imbrunirà, unite la carne infarinata e mescolate.
Dopo 2-3 minuti, unite anche 2 cucchiaini di salsa di pomidoro sciolta in 1/2 scodella d'acqua; e fate ben compenetrare, per ottenere così un sugo squisito. Lavatevi le mani; asciugatele; fabbricate, con il riso condito e ormai intiepidito, tante palle ben sode, ben compatte, e grosse quanto piccole arance. In ogni palla scavate con il dito un buco; versatevi dentro un cucchiaino della carne; e subito richiudete con riso il buco. Grattugiate pane, possibilmente vecchio; setacciatelo; e con la forchetta sbattete un uovo intiero dentro ad una scodella. ad una ad una, tuffate le palle ricche del ripieno nell'uovo sbattuto; e passatele poscia nel pane grattugiato.
Poco prima del pranzo, mettete a bollire olio in una casseruola piccola ma fonda; e riscaldate il sugo dopo avervi aggiunto una chicchera di brodo (o di acqua ed un pezzettino di burro) qualora fosse un po' troppo addensato. Una alla volta, friggete le palle nell'olio bollente; toglietele allorchè le vedrete dorate; scolatele; e distribuitele mano mano sul piatto di portata. Quando tutte le palle saranno fritte (e se, fabbricandole, avrete ben compresso il riso fra le mani, le vedrete tutte quali gialle arancette intiere) copritele con il sugo caldo e portate in tavola.
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Avrete da lavorare un po', quel giorno, lo ammetto; ma in compenso... quale piatto! E, con quel risotto, quel sugo, e quella carne... quale ottimo desinare!
"Altre ricette di Petronilla anno 1935"
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Tritate con la mezzaluna la carne avanzata (o i 3 etti di carne che, nel caso, avrete dovuto comperare). Mescolate la carne trita con un cucchiaino di farina bianca. Mondate (se siete 6 in famiglia) 6 etti di riso; versatelo in una pentola d'acqua già in bollore; leggermente salate; e lasciate cucinare. Quando il riso sarà a giusta cottura, scolatelo per bene; versatelo in una insalatiera; unite un uovo intiero, un cucchiaio di burro ed un pugno di parmigiano; mescolate; e lasciate raffreddare. Mentre il riso si raffredderà, mettete a fuoco, in una casseruola, 2 cucchiai di burro e mezza cipolla affettata fina. Tosto la cipolla imbrunirà, unite la carne infarinata e mescolate.
Dopo 2-3 minuti, unite anche 2 cucchiaini di salsa di pomidoro sciolta in 1/2 scodella d'acqua; e fate ben compenetrare, per ottenere così un sugo squisito. Lavatevi le mani; asciugatele; fabbricate, con il riso condito e ormai intiepidito, tante palle ben sode, ben compatte, e grosse quanto piccole arance. In ogni palla scavate con il dito un buco; versatevi dentro un cucchiaino della carne; e subito richiudete con riso il buco. Grattugiate pane, possibilmente vecchio; setacciatelo; e con la forchetta sbattete un uovo intiero dentro ad una scodella. ad una ad una, tuffate le palle ricche del ripieno nell'uovo sbattuto; e passatele poscia nel pane grattugiato.
Poco prima del pranzo, mettete a bollire olio in una casseruola piccola ma fonda; e riscaldate il sugo dopo avervi aggiunto una chicchera di brodo (o di acqua ed un pezzettino di burro) qualora fosse un po' troppo addensato. Una alla volta, friggete le palle nell'olio bollente; toglietele allorchè le vedrete dorate; scolatele; e distribuitele mano mano sul piatto di portata. Quando tutte le palle saranno fritte (e se, fabbricandole, avrete ben compresso il riso fra le mani, le vedrete tutte quali gialle arancette intiere) copritele con il sugo caldo e portate in tavola.
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Avrete da lavorare un po', quel giorno, lo ammetto; ma in compenso... quale piatto! E, con quel risotto, quel sugo, e quella carne... quale ottimo desinare!
"Altre ricette di Petronilla anno 1935"