Se il calcio vi ha fatto venire l’orticaria”, quest’oggi vi propongo di salire in soffitta, per tornare ai primi del Novecento: cercate un numero de La domenica del corriere, lo so che ce l’avete anche voi! Sfogliatelo ed ecco la firma del personaggio di oggi: il Dottor Amal (nome maschile perché la direzione del giornale pensò che sarebbe stata maggiore la sua credibilità), ovvero, la cuoca Petronilla, ossia Amalia Moretti Foggia , 3° medico-donna d’Italia; una modernissima donna d’altri tempi, una femminista ante-litteram, una donna coraggiosa, animata da uno spirito volitivo, che ha saputo combattere e riflettere liberamente in un periodo in cui questa autonomia di pensiero, non era ancora così normale.
Una delle prime a laurearsi in medicina all’ università di Padova, specializzandosi poi a Bologna; pioniera, durante la prima guerra mondiale, nel promuovere a Milano una sorta di assistenza sanitaria d’ emergenza, facendosi carico della salute pubblica e curando operaie, prostitute e mogli maltrattate nella Poliambulanza di Porta Venezia.
“Fu in quel periodo che mi innamorai della cucina, o meglio mi innamorai della capacità del cibo di unire, dissolvere le nubi, placare gli animi, sancire accordi. [...] E il mio amore di parlar della cucina era ed è – insieme a tante altre maniere – il mio personale mezzo di battaglia. Il mio apostolato culinario si basa sul recupero della dignità del cucinare e della sua funzione rasserenante. Favorire il sedersi a un comune desco per condividere non solo il pane, ma valori comuni, perché mangiare insieme è diverso che mangiar seduti accanto”
PS. Una chicca: la scelta del nome Petronilla: pura autoironia ispirata dal personaggio femminile della celebre striscia Arcibaldo e Petronilla pubblicata in Italia dal Corriere dei Piccoli, per mano della fantasia di George McManus