Forse perché della fatal quïete Tu sei l’immago a me sì cara, vieni, O Sera! E quando ti corteggian liete Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquiete
Tenebre, e lunghe, all’universo meni, Sempre scendi invocata, e le secrete Vie del mio cor soavemente tieni.Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge Questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure, onde meco egli si strugge;
E mentre io guardo la tua pace, dorme Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.Alla sera, Ugo Foscolo, sonetto del 1803
Nato il 21 aprile del 1806 in una famiglia di agricoltori-mercanti nel villaggio di Terheyden, nei pressi di Breda - provincia del Brabante Settentrionale - Petrus van Schendel palesò le sue abilità nel disegno quando era ancora bambino; nel 1822 si trasferì con la famiglia per Anversa, dove coltivò questa sua attitudine presso l'Accademia di Belle Arti e dove fu educato come pittore di storia, e fu allora scoprì, piuttosto all'improvviso, cercando in uno specchio convesso, il potenziale di scene avvolte dal lume di una candela: da quel momento in poi, egli decise di dipingere quasi esclusivamente scene notturne in cui protagonista era la luce prodotta da un cero, spesso in combinazione con altre fonti di luce artificiale come il fuoco, la luce di una lampada o quella delle torce.
Intorno al 1830 van Schendel, che nel frattempo si era stabilito ad Amsterdam, realizzò il suo primo dipinto che ritraeva una scena di mercato immerso nella luce emanata da una candela, una immagine decisamente romantica che non aveva equivalenti nella realtà, ma che gli consentì di guadagnare un enorme reputazione sia Olanda che all'estero.
Come la maggior parte degli artisti egli faticava a guadagnarsi da vivere, perciò decise di lasciare Amsterdam nel 1832 per stabilirsi a Rotterdam, dove gli era stato offerto un posto come insegnante di disegno: frattanto nel 1830 egli si era sposato con Elisabeth Grasveld la quale gli diede ben tredici figli dieci dei quali erano ancora vivi quando ella spirò il 21 marzo 1851. Nei primi anni della sua carriera, Van Schendel provò a sperimentare una grande quantità e varietà di soggetti quali ritratti, temi religiosi, interni,
Saying Grace
Before the Ballscene storiche, temi tratti dalla letteratura, dalla musica, ispirati a fiere, dedicandosi persino ad una natura morta. A Rotterdam ottenne un lavoro come insegnante in una locale Accademia e vi rimase fino al 1838, quando si trasferì a L'Aia, dove si aspettava di trovare più clienti per i suoi dipinti e di concentrarsi sulle sue scene di mercato che stavano acquistando sempre maggior successo, non solo nei paesi limitrifi, ma anche, progressivamente, oltre i confini dei Paesi Bassi e fu infatti allora che egli conquistò con successo i mercati esteri d'arte vendendo numerosi dipinti appartenenti a varie collezioni reali europee e ricevendo medaglie a mostre e saloni di esposizione stranieri, quali quelli di Parigi, Bruxelles e Manchester.
Nel 1845 lasciò l'Aia e si stabilì a Bruxelles dove il suo studio a Schaerbeek ricevette molti visitatori tra i quali collezionisti, membri della famiglia reale e importanti mercanti d'arte. Il suo capolavoro su larga scala, La nascita di Cristo del 1858, vi attirò numerosi appassionati e venne successivamente esposto con successo in Inghilterra.
Fu in quegli anni che egli diede vita alla famosa serie di dipinti che recano il titolo generale diMercato di sera ad Anversa,
"Penso spesso che la notte sia più viva e più riccamente colorata del giorno."
~ Vincent Van Gogh
dove tutto il fascino dell'atmosfera che una candela riesce a creare viene da lui riprodotto con impareggiabile maestria in scenari che recano sullo sfondo i contorni dei palazzi signorili e dei campanili che circondano la piazza dove la vendita si svolge, volutamente dipinta anche come momento d'incontro, 'disegnati' dal candore argenteo della luce della luna che 'occhieggia' tra le nubi.
Dopo la morte di van Schendel, avvenuta nel 1870, le sue opere caddero in oblio di conseguenza all'emergere di nuove tendenze artistiche, ma recentemente, esposti nei musei di Amsterdam, L'Aia, Amburgo, Berlino, Lipsia, Monaco di Baviera, e Stoccarda, i suoi dipinti stanno vivendo una decisa rivalutazione poiché visti dai critici moderni quale mirabile ed unico esempio di arte romantica per le luci e le atmosfere di cui si fanno portatori.
Prima di lasciarvi ringraziandovi come sempre, anzi, sempre più colmo di affetto e di gratitudine è il mio congedo, mi piace citare Goethe, poeta romantico che proprio in quegli anni nella vicina Germania scriveva:
A Summer Evening by Candle and Moonlight
Così cara la notte, è metà della vita,E certamente la metà più bella.
~ Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832)
A presto♥
Fonti bibliografiche:
William Rau, Nineteenth-Century European Painting: From Barbizon to Belle Epoque, Antique Collectors' Club, Slp edition, 2013;
Vincent van Gogh, Sjraar van Heugten, Joachim Pissarro, Chris Stolwijk, Van Gogh and the Colors of the Night, The Museum of Modern Art, New York, 2008.
Perhaps because of the fatal quiet you're the imagine
you come to me so dear,Oh Evening! And when the happy summer clouds and the calm breezes woo you,And when from the snowy air restlessDarkness, and long, to the universe you move,always you descend invoked, and the secret paths of my heart gently hold.- picture 1
You make me wander with my thoughts on the footstepsLeading to the eternal nothingness; and meanwhile it flees This guilty time, and with it go away the torments
Of the cares, about which it, by me, pines ;
And while I look at your peace, it sleepsThat warrior spirit roaring in my deep.In the evening ( Orig. title Alla sera ), Ugo Foscolo, sonnet of 1803Born on April 21st, 1806 into a family of farmers-merchants in the village of Terheyden, near Breda - North Brabant - Petrus van Schendel showed his drawing skills already when he was a child; in 1822 he moved with his family to Antwerp, where he cultivated this attitude of his at the Academy of Fine Arts and where was educated as a painter of history, and it was then that he discovered, quite suddenly, looking at a convex mirror, the potential of scenes shrouded in candlelight: from then on, he decided to paint almost exclusively nocturnal scenes in which the protagonist was the light produced by a candle, often in combination with other artificial light sources such as fires, the light of a lamp or that of the torches.
- picture 2 on the left - At the same year, when he had just completed his studies, dates back a self-portrait inspired to the chiaroscuro techniques of the Old Masters, in which he was able to make fully emerge this exceptional talent that will made him define by the critics of his own time 'the master of light and atmosphere '(later he'll enriched his repertoire with other sources of natural and artificial light, such as fireplaces, gas stoves, fireworks, electricity and the moonlight).
Around 1830 van Schendel, who meanwhile had moved to Amsterdam, made his first painting depicting a market scene bathed in the light emitted by a candle, a very romantic image which had no equivalent in reality, but that allowed him to gain a huge reputation both in Holland and abroad.
Like most of the artists he was struggling to make a living, so he decided to leave Amsterdam in 1832 to settle in Rotterdam, where he was offered a position as a teacher of drawing: in the meantime in 1830 he had married Elisabeth Grasveld who will give him thirteen children, ten of whom were still alive when she'll expire on March 21st, 1851. In the early years of his career, Van Schendel tried to experience a great number and variety of subjects such as portraits, religious subjects, interiors,
- picture 3 - Saying Grace
- picture 4 - Before the Ball
historical scenes, themes drawn from literature, music, inspired by the fairs, dedicating himself even to a still life. In Rotterdam he got a job as a teacher at a local Academy and remained there until 1838, when he moved to The Hague, where he expected to find more customers for his paintings and to concentrate himself on market scenes which were obtaining more and more success, not only in the lands nearby, but also, increasingly, beyond the borders of the Netherlands and it was then that he successfully conquered foreign markets by selling several paintings of art belonging to various European royal collections and getting medals from exhibitions and foreign showrooms, such as those in Paris, Brussels and Manchester.
In 1845 he left The Hague and settled in Brussels, where his studio in Schaerbeek received many visitors including collectors, members of the royal family and important art dealers. His large-scale masterpiece, The Birth of Christ, 1858, attracted there many admirers and was later successfully exhibited in England.
It was during those years that he created the famous series of paintings that bear the general title of the Evening market in Antwerp,
- picture 5 -I often think that the night is more alive and more richly colored than the day.
~Vincent Van Gogh
where all the charm that the atmosphere which a candle is able to create is painted by him with unparalleled mastery in scenarios bearing in the background the outline of the stately mansions and of the bell towers surrounding the square where the sale takes place, deliberately painted also as a time of meeting, ' designed ' by the silvery whiteness of the light of the moon ' peeping ' through the clouds.
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After the death of van Schendel, which took place in 1870, his works fell into oblivion as a result of the emergence of new artistic trends, but recently, exhibited in the museums of Amsterdam, The Hague, Hamburg, Berlin, Leipzig, Monaco of Bavaria, and Stuttgart, his paintings are experiencing a sharp revaluation as seen by modern critics as a wonderful and unique example of romantic art for the lights and the atmosphere of which they are holders.
Before leaving you wih my thanks, indeed, my leave is increasingly full of affection and gratitude, I would like to quote Goethe, the romantic poet who just in those years, in neighbouring Germany, wrote:
- picture 18 - A Summer Evenng by Candle and Moonlight
So dear night the half of life is,And the fairest half indeed.
~Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832)
See you soon♥
Bibliographic sources:
William Rau, Nineteenth-Century European Painting: From Barbizon to Belle Epoque, Antique Collectors' Club, Slp edition, 2013;
Vincent van Gogh, Sjraar van Heugten, Joachim Pissarro, Chris Stolwijk, Van Gogh and the Colors of the Night, The Museum of Modern Art, New York, 2008.