Pezzi (La conquista dello spazio 12)

Creato il 04 luglio 2010 da Fabry2010

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Davanti al computer c’è un armadio che ospita vestiti e una congerie di oggetti stipati su due piani: tappi per le orecchie, inutilizzabili a causa delle otiti; un orologio-sveglia, adatto per i gruppi e le riunioni nel salone di casa; una serie di volumetti di Ravasi sul Primo e il Nuovo Testamento; una confezione di borotalco Robert’s per patacche da smacchiare; un profumo di legno di Guajaco della serie Tesori d’oriente (la più economica che esista, a quanto sappia), una foto di don Mario che celebra nella cripta di Loreto, attorniato da tre preti, tra cui io, pronto a intervenire in caso di bisogno. La foto sembra l’unica cosa sensata, come se ciò che la circonda – una crema per le mani, una scatola trasparente di puntine, un timbro della parrocchia di San Carlo, una seria di gessetti bianchi infilata in una scatola di Xamamina, pile da 1,5 Volt ormai scadute – fosse un segnale per ribadire il vuoto che la morte dell’amico ha lasciato nel mio spazio e nel mio tempo; oppure mi volesse ricordare che ogni punto della storia, per quanto inutile e insignificante, acquista un senso solo in relazione a quella cripta, a quei corpi umani legati da un nesso indistruttibile, schegge di eterno che tracciano un percorso nel franare inevitabile del cosmo.



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