Nel 1971, Ispirata dai King Crimson, la Pfm registra quello che diventerà il suo grande cavallo di battaglia: “Impressioni di settembre“. Una suggestiva ballad con un testo scritto da Mogol e svariati spunti progressive, marcati dall’impiego del moog, strumento introdotto per la prima volta in Italia poco tempo prima. Gli accordi semplici, suonati dalla chitarra acustica, delineano un’atmosfera delicata e coinvolgente, soprattutto nelle strofe. La poesia che traspare dalle parole di Mogol accentua l’epica melodia del brano, a tutt’oggi un evergreen del rock italiano.
PFM – Impressioni di settembre (in pdf)