Nome scientifico Phalaenopsis della famiglia delle Orchidaceae, origine Asia, Oceania. Al genere Phalaenopsis appartengono oltre 35 specie di orchidee sempreverdi, in natura epifite (che vivono sugli alberi sfruttandoli come sostegno). A differenza di molte altre orchidacee, alla base dei fusti non si formano gli pseudobulbi (ingrossamenti della parte basale del fusto). I fusti sono brevi, con foglie disposte su 2 file, ampie, succulente, di forma oblungo-lanceolata o nastriforme. Dai fusti si sviluppano anche lunghe radici aeree. Le infiorescenze sono laterali, pendule o erette, singole o ramificate. I fiori hanno forma variabile: quella più tipica ricorda una farfalla.
Le Phalaenopsis si coltivano spesso invaso, in interno. Il substrato deve essere molto ben drenante: utilizzare quindi corteccia tagliata sottilmente, osmunda, sfagno e substrati specifici per orchidee. Sistemare sul fondo del vaso uno strato drenante a cumulo su cui si dispongono le radici e quindi riempire il contenitore di terriccio. Una o due volte al mese somministrare un concime ternario liquido con l'acqua di irrigazione alla dose di 10 cc per decalitro: nel periodo vegetativo deve essere più alto il contenuto di azoto, subito prima della fioritura quello del potassio.
Esposizione
La posizione migliore è in piena luce, vicino a una finestra, ma non con il sole diretto.
Temperatura
La temperatura notturna non deve scendere sotto i 16°C; la diurna ottimale è compresa tra i 23 e i 30°C. In autunno, durante il periodo di riposo della pianta, è necessario mantenerla per qualche settimana a una temperatura notturna di circe 13°C per favorire la fioritura. Forti oscillazioni della temperatura provocano la caduta dei boccioli.
Annaffiatura
Annaffiare abbondantemente durante il periodo vegetativo, lasciando però quasi asciugare il substrato prima della somministrazione successiva. E' anche molto importante mantenere un'alta umidità atmosferica: tenere appoggiato il vaso su ghiaia o argilla espansa umida e spruzzare la pianta la mattina, in modo che le foglie siano asciutte nelle ore notturne, per evitare marciumi.
Rinvasatura
Le Phalaenopsis si rinvasano in primavera. Le piante giovani richiedono la rinvasatura anche tutti gli anni, in un contenitore un po' più grande del precedente, mentre le piante mature si possono rinvasare anche ogni 2-3 anni, quando il substrato comincia a decomporsi. Utilizzare lo stesso terriccio indicato in coltivazione. Dopo la rinvasatura mantenere le piante umide e in ombra, in modo da favorire la crescita delle radici: è consigliabile anche l'aggiunta di prodotti a base di vitamina B I.
Moltiplicazione
Il metodo più comunemente utilizzato per la propagazione è la divisione dei cespi, che è consigliabile effettuare in primavera contemporaneamente alla rinvasatura; anche in questo caso le piante vanno tenute in ombra e con una discreta umidità per favorire la formazione delle radici.
Malattie e parassiti
In caso di marciumi radicali le piante vanno immediatamente rinvasate in vaso pulito, cambiando completamente il substrato e mantenendo un'umidità inferiore. Le eventuali cocciniglie vanno eliminate con un panno o un batuffolo di cotone imbevuto di alcol. Trattare le piante con anticoccidici.
Consigli per l'acquisto
Le piante di Phalaenopsis non si trovano con altrettanta facilità quanto i fiori recisi: è opportuno rivolgersi a fioristi e garden centre molto ben forniti o centri specializzati in orchidee. Scegliere piante in cui ha appena cominciato ad aprirsi il primo fiore dell'infiorescenza, verificandone prima il perfetto stato di salute.
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