Naturalmente non sarà così facile sfuggirgli.
Impossibile condensare in poche parole l'enorme messe di avvenimenti che percorre il film. Prodotto nel 1977 e uscito nel 1979, diretto da uno spilungone ( alto come il Tall man del film, un uomo nero che è facilmente indentificiabile con l'incarnazione della morte o di un lutto pregresso che ancora non si riesce a superare) poco più che ventenne, Don Coscarelli , è nelle sue stesse parole una compilation di suoi incubi adolescenziali.
In più di una sequenza viene fuori il lato un po' naif della realizzazione: Phantasm in fondo è un film realizzato da Coscarelli con un budget bassissimo e girato con attori non professionisti scelti tra i suoi amici. Tutto questo giustifica alcuni dettagli sgangherati nel racconto, qualche frangente più che amatoriale e più di un' ingenuità ma il giovane Don adotta soluzioni all'epoca inedite che poi saranno adocchiate da altri registi in film horror successivi a questo.
Sarà una mia illazione ma beccami gallina se tra Spielberg e Hooper non hanno visto questo film e hanno pensato al loro cimitero indiano che si rianima improvvisamente in Poltergeist o Craven non ha trovato l'ispirazione giusta per Nightmare vedendo questo film in cui il sonno genera mostri proprio come nel suo.
Gli effetti speciali, considerando che è stato girato con quattro soldi, sono di buon livello e un plauso va anche alla colonna sonora il cui tema portante, angoscioso quanto basta, è una riuscita amalgama tra il tema de L'esorcista ( Tubular bells di Mike Oldfield) e quello usato da Carpenter nel suo Halloween di appena un anno precedente a Phantasm.
Interessante anche il ribaltamento finale, diciamo anche doppio a guardare la sequenza finale che però lascia molti punti interrogativi in sospeso che si tradurranno in tre sequels.
Che anche Shyamalan ci abbia buttato un occhio quando ha ideato Il sesto senso?
( VOTO : 7 + / 10 )