Raccontato in questi termini Phase 7 dell'esordiente alla regia Nicolàs Goldbart ( ma lunga esperienza nell'editing dei film) sembra quasi uno zombie movie argentino alla Romero o un horror che mutua lo spunto iniziale di [Rec]. Il che è anche parzialmente vero ma diciamo che qui di horror o di science fiction ce n'è in dosi veramente minime. E' chiaro che la tematica del contagio e l'apocalisse che sta mietendo milioni di vittime ( un metodo per controllare la sovrappopolazione mondiale?) sono tenuti sullo sfondo.
Durante la visione si pensa a quanto possano essere selvagge certe riunioni di condominio, magari questo film può risultare utile come preparazione psicologica, e a quanto può essere reale un personaggio come Coco che si diverte a scimmiottare Travis Bickle davanti allo specchio, sfoggia tutta una serie di magliettine da urlo ( dai SOD ai Misfits fino ad arrivare a una maglietta con scritto Shoot first! perfettamente in tema con quello che sta succedendo nel condominio) e che è trascinato continuamente da altri, segnatamente la moglie e il paranoico armato di tutto punto che abita al piano superiore, Horacio, in azioni che lui si guarderebbe bene dal fare.
E' il classico fancazzista che cerca di farsi scivolare tutto addosso dominato da una moglie che si avvale della sua posizione di superiorità data la gravidanza avanzata.
Phase 7 è un film dal budget risicato che si muove tra dramma e commedia pur concedendosi un paio di momenti veramente ultragore ( tipo una testa che salta in primissimo piano a causa di una fucilata )
Siamo naturalmente lontanissimi dal trovarci di fronte a un titolo di riferimento per il genere ma è abbastanza godibile per una visione molto relaxata.
Finale praticamente ricalcato su quello de Il demone sotto la pelle di Cronenberg.
Ultima cosa, last but not least: AUGURI A TUTTI PER UN 2013 GRANDIOSO.
( VOTO : 6 + / 10 )