PhD is not enough!

Creato il 05 luglio 2013 da Fisiciaroundtheworld

Ho scoperto questo libro per caso. Ero in viaggio per una collaborazione ed una mia collega mi aveva ospitato a casa sua. Nella mia stanza c’erano delle mensole con vari libri. Per un caso strano non mi ero portato nessun libro da leggere  e così prima di addormentarmi decisi di dare un’occhiata a cosa c’era in giro.
Questo libretto mi colpì subito, in parte per il titolo ed in parte perché cercavo qualcosa di breve da leggere, visto che non sarei rimasto molti giorni in quella città.
Il libro comincia con una serie di fallimenti, persone brave che sono riuscite a rovinarsi una carriera, e questo spesso ha compromesso anche la loro vita sociale e familiare. C’è il bravo postdoc che una volta diventato ricercatore non sa come e su cosa fare della ricerca. Infatti fino a quel momento aveva semplicemente eseguito quello che gli dicevano i suoi capi ed anche bene, ma non si era mai sforzato di chiedersi il perché. C’é il postdoc che passa degli anni a portare avanti una ricerca complicata isolandosi sempre più nel suo laboratorio. Poi riesce a pubblicare qualche cosa ma al momento in cui viene assegnata una posizione  permanente altri candidati che hanno sempre collaborato con molta gente e che tutti conoscono vengono scelti al suo posto. Ed altre storie simili.
Il libro  é poi diviso in vari capitoli che vanno dalla preparazione di un seminario, la ricerca di fondi, come scegliere un tema di ricerca,  le pubblicazioni, l’insegnamento, la preparazione di un colloquio di lavoro, etc…
Peter Feibelman é un fisico teorico della materia condensata, ma i consigli che dà sono  abbastanza generali.
Dopo averlo finito  andai dalla mia amica e le dissi  che se l’avessi letto prima avrei sicuramente evitato una serie di errori che avevo fatto nel passato. Lei mi disse che aveva pensato la stessa cosa.
L’unico piccolo difetto di questo libro è di essere un po’ troppo incentrato sul modello accademico americano, ed alcune cose in Europa sono chiaramente diverse.  A parte questo piccolo difetto, trovo questo libro utilissimo e ben fatto.
Per questo vi consiglio di leggerlo, e di farlo leggere ai vostri dottorandi se ne avete.