difficile che attenda con ansia l'uscita di un film, credo che l'ultima volta mi sia capitato per Il Signore degli Anelli, però ci tenevo particolarmente a vedere questo, anche se non so bene spiegare il perchè. cioè, adesso che l'ho visto lo so che è un bellissimo film, ma prima? meno male comunque che le mie aspettative non sono andate deluse! Philomena è un'anziana irlandese che è rimasta incinta da adolescente e che è stata spedita in convento per partorire, dopo che il padre è arrivato a dire in giro che era morta pur di non dire invece quell'altra cosa che per quei tempi era una vergogna insopportabile. Philomena, dopo il parto, deve restare presso le suore e lavorare nella lavanderia (qualcuno ricorda Magdalene?), nel frattempo le portano via il bimbo, dato in adozione. per cinquant'anni Philomena nasconde quel segreto, fino a quando non si chiede quale sia il peccato peggiore: avere fatto sesso ed essere rimasta incinta fuori dal matrimonio oppure tacere, ovvero mentire? e così va a chiedere al convento, dove però le viene risposto che i registri sono andati bruciati e che è quindi impossibile risalire alla famiglia adottiva. per una fortunata coincidenza però Philomena viene messa in contatto con un giornalista caduto da poco in disgrazia, Martin Sixsmith, che accetta di aiutarla nelle ricerche in cambio di poter scrivere un libro su di lei. e le ricerche, malgrado l'omertà delle suore, danno i loro frutti, riservando alcune sorprese. penso che questo sia il genere di film che potrebbe rischiare di diventare un melodrammone strappalacrime e basta; per fortuna Stephen Frears gli dona il giusto equilibrio e ci consegna il ritratto di una donna piena di dignità e di saggezza, malgrado le umili origini e l'umile vita che ha sempre condotto. Philomena è un'eroina che non sa di esserlo e che riesce a spiazzare lo scafato giornalista, demolendo i suoi pregiudizi e facendolo dubitare delle sue certezze. il personaggio è reso magnificamente da Judi Dench, che considero una delle migliori attrici viventi, ed è uno di quello che rimane a lungo impresso nel cuore. tanto più che si tratta di una storia vera.