Apre la Biennale internazionale di Fotografia di Lucca, che porta in città alcuni tra i più rinomati fotografi contemporanei.
“Sacro e Profano”: un tema mai scontato, interpretato sempre in modo diverso. In ambito artistico, è fin dall’antichità che molti autori provano a rappresentare questo dualismo, componente essenziale dell’animo umano. La missione di Photolux è farlo attraverso la fotografia, fino al 13 dicembre.
Photo credit: Ludovico Sinz [Cane Rosso (busy!)] / Foter.com / CC BY
L’inaugurazione è avvenuta questa mattina a Palazzo Ducale. A tagliare il nastro il direttore artistico della Biennale Enrico Stefanelli con il Monsignor Italo Castellani, arcivescovo di Lucca, Luigi Ficacci, soprintendente, e Aurelio Ammendola, fotografo. Le mostre sono ventinove, dislocate in dodici sedi sparse per il centro storico. Gli ospiti sono circa cento: fotografi contemporanei, curatori, fotogiornalisti internazionali, critici, scrittori e musicisti.
“Il nostro festival – spiega Stefanelli – nasce dalla volontà di diffondere la cultura fotografica nel nostro Paese. Facciamo vedere come un tema, in questo caso “Sacro e profano”, possa essere sviluppato in diversi linguaggi espressivi”.
Tra i tanti artisti presenti alle mostre ci sono Joel-Peter Witkin, ospite d’onore americano, Giuliana Scimé, curatrice dell’esposizione “Crimini contro l’umanità” ed Ernst Haas, con la mostra “The Creation” di fotografia a colori. Qualche polemica viene sollevata da una foto di Andres Serrano, giudicata blasfema e che quindi non sarà esposta; ci saranno però altre opere dell’artista. Provocatorie anche quelle di Bettina Rheims, che compie una rilettura della figura di Cristo nella mostra “Inri”. In “Hidden Islam” sono i luoghi della preghiera musulmana messi al centro del riflettore da Nicolò Degiorgis. James Estrin, premio Pulitzer e fotografo del New York Times, presenterà la collezione “Observance”.
I biglietti per il festival sono acquistabili online sul sito www.photoluxfestival.it oppure alla biglietteria unica della città, in via san Girolamo (di fianco al Teatro del Giglio).
E.S.
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