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Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 11-17 gennaio

Creato il 11 gennaio 2016 da Nereia @LibrAngoloAcuto
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 11-17 gennaio
Persone, buongiorno!Oggi è un gran bel lunedì di merda perché non solo ci si sta ancora cercando di riprendere dalla consapevolezza che le prossime vacanze sono a Pasqua e durano 'na miseria, ma anche e soprattutto perché torna Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo.Sentivate la mancanza? No, probabilmente, ma io ormai ci ho preso gusto e quindi vi comunico lo stesso i fantasmagorici libri in uscita questa settimana. Pronti? State già allenando i polpacci per fare una corsa in libreria? State riscaldando i muscoli delle vostre tozze ditina per digitare il pin del bancomat più velocemente? Bene, bravi, non dimenticate di creare scompigli chiedendo titoli completamente a caso ai commessi, perché è sempre un piacere infastidire il prossimo.Ma basta con questi brutti discorsi, cominciamo a vedere cosa l'editoria italica ci offre in questa settimana! Purtroppo le uscite sono ancora poche, rimpiango i bei tempi in cui uscivano addirittura 5 libri degni di nota! Speriamo che ricomincino presto.
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 11-17 gennaioQuando ho visto questo sopraffino lavoro di grafica mi sono domandata se avessi già visto questo libro in giro perché, guardandolo – oltre a esperire stati di nausea e capogiri – ho anche questo forte déjà vu... Avrò già segnalato questa caga... ehm questo libro? È uscito più volte in un anno? No, per fortuna non siamo ancora arrivati a questi livelli. In realtà è un libro nuovo, ma la copertina di quello precedente a questo – perché ovviamente ormai non ci sono più libri erotici se non a puntate, mi domando quando lo faranno coi porno cosa succederà, tre film prima che il protagonista si porti a letto l'infermiera –  ha lo stesso "concept" (chiamiamolo così per cercare di dare un peso specifico non indifferente a questa rubrica). Il volume precedente, che si chiama Scommessa indecente (ahahahaha è troppo bello questo titolo!) lo trovate qui.Che dire, l'arial, i bicchieri di vetro che sembrano quelli in plastica di mais delle feste dell'Unità, i dadi smarmellati nel bicchiere a destra (???), le possibilità infinitesimali che mettendoli nel bicchiere a caso indicassero lo stesso numero... Di che vogliamo parlare? Della raffinata tecnica per imitare la prospettiva? Un bicchiere lo fai più grosso e l'altro più piccolo così sembrano in prospettiva?! Vediamo la trama per favore, sto lacrimando sangue in pratica.La protagonista femminile dello scorso libro era Brontë e mi aveva fatto riconsiderare il machete come arma per uccidere il prossimo. Leggendo la scheda di Troppo bello per dire no scopro che per fortuna della tizia di cui non dirò il nome altrimenti verrò pervasa nuovamente dalla voglia di imbracciare il machete non c'è. Ma ci sono ancora i 6 tipi ricchissimi che giocano a carte in un club troppo esclusivo. Ma siete in 6, giocate a casa vostra! C'hai bisogno di un club? Solo in 6 poi? Se ne ammalano due ed è subito noia. Comunque, questo capitolo della saga ci racconta la storia di un altro dei 6 che ha il passato troppo segreto e c'è una che per campare gli va a fare da cameriera e quando lo vede pensa: "Amazza se è bono, che faccio gliela do"? Fine.Voglio però porre l'attenzione sulla frase che Newton Compton riporta subito sotto la trama, una frase davvero di classe "Gli uomini possono avere soldi e potere, ma una donna può sempre metterli in ginocchio". Scusate, vado subito a farla stampare su delle shopping bag questa frase, me pare idiota come "ci sentiamo su whatsapp" che ormai spopola sulle maglie de merda.
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 11-17 gennaioRagazzi, io guardo il pollice di lei e non riesco ad articolare frasi dotate di significato. Che pollice ha? Perché da un lato è piatto? Amica, ma poi che cosa ti metti al posto dello smalto? Lo stucco per legno?! Io proprio non lo so. Ma poi lui, a parte smarmellato a dovere per sembrare invisibile (sto per piangere e non è commozione), che altri fottuti problemi fisici ha? Le proporzioni mandiamole a casa, mi raccomando! Lui, in pratica, è tutto testa. Il resto del corpo non ha importanza. Del collo, ovviamente, si vede solo un quadratino e poi comincia subito la camicia. Cosa ha, la camicia a collo alto per caso? Lei in canotta e lui con la camicia a collo alto. Si usa così nell'universo di questi due deficienti. Lui sfigato come pochi, lei non si è ancora ripresa dalla visione dell'ultima puntata di Dowson's Creek ed è nel pieno del periodo "wannabe Joey". Lo sfondo e la completa assenza di tridimensionalità e ombre non li commentiamo per niente, vero? Risparmiamoci anche il font utilizzato, che è lo stesso che si usa per gli elenchi telefonici in pratica.La scheda dice che questo libro è IL bestseller del New York Times, come qualunque libro Newton Compton decida di pubblicare – c'avranno un bestseller al giorno, che ve devo dì – e parla di lui che è invisibile perché maledetto (??) e lei che vorrebbe esserlo ma non lo è. Invisibile intendo. Perché se non vieni visto non vieni ferito, dice. Maccheccazzo vuol dire? Se non vieni visto magari te investono quando attraversi, quindi muori direttamente, senza passare dall'essere ferito. Sveja tesò!Joey comunque un giorno lo vede e lui vede lei ed è amore, tra maghi e stregoni. E poi quando pensi che sia tutto finito, leggi sotto che questo libro unisce il realismo magico alla realtà e ti senti un poco morire. Realismo magico, questa roba qua. Va bene. Andrea Cremer e David Levithan, per favore, cercate di diventare invisibili prima di scrivere un altro libro perché se siete invisibili non rischiate di essere feriti da me.
Per questa puntata è tutto, vi auguro una settimana all'insegna dell'invisibilità e una pioggia di dadi smarmellati!

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