E quindi rieccoci. L'anno nuovo è giunto e qui ce ne siamo accorti appena dato che, contrariamente ai blog normali, in questi lidi non si è fatta menzione a – in ordine sparso –: buoni propositi per l'anno nuovo, libri da leggere prima del 2016, lista dei libri belli letti, lista dei libri brutti letti, il libro più bello letto, il libro più brutto letto o ma anche no, lista dei libri aggiunti in wishlist, lista dei libri regalati, lista dei libri riciclati, la ricetta del baccalà in crosta di patate, lista dei libri ricevuti, incipit più toccanti degli ultimi 20 anni, numero di chili guadagnati a cena a casa della zia. No, qui niente di tutto ciò.Perciò, dato che è mancato tutto il resto, si festeggia il nuovo anno con una nuova rubrica che, almeno nella mia testolina, pubblicherò ogni lunedì. So già come andrà a finire, perché in parte è già così quando scrivo i post randomici sull'editoria o quando preparo una nuova puntata di Francamente me ne infischio. E cioè che io scrivo e mentre scrivo parlo da sola, rido a crepapelle di ciò che penso (sì, è il primo passo verso la schizofrenia), rileggo ciò che ho scritto e rido (cfr parentesi precedente), correggo fino a stravolgere le frasi, rido di nuovo, mi alzo almeno cinquecento volte per andare in bagno ma poi ricordo che ci sono già stata un minuto prima e che, sebbene abbia la vescica grande quanto un fagiolo – è proporzionata al corpo da hobbit che la ospita – non è che si riempia esattamente ogni due minuti. Ma, bando alle inutili chiacchiere. Oggi siamo qui riuniti per dare il benvenuto alla nuova rubrica Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo che si occuperà di segnalare le uscite settimanali dei libri brutti e dalle copertine brutte. Ricordate quanto Rob Brezsny aveva detto ai cancerini nell'ultima settimana del 2014? Per chi non lo ricordasse, qui l'oroscopo al quale mi riferisco. E, secondo me, non è un caso che Rob abbia scritto queste parole subito dopo che, in un post dove si evince che quando scrivo lo faccio in preda a uno stato confusionale mica male, avevo avanzato l'ipotesi di dover dedicare ai libri brutti l'attenzione che meritano. Coincidenze? Giacobbo direbbe di no. E quindi: Rob, sia fatta la tua volontà. Ho anche il banner per l'occasione, molto bello ed evocativo come quello di Francamente me ne infischio. E dunque cominciamo! Scusate, sono un po' prolissa ma è l'emozione, è la prima puntata, mi sento che tante cose devo sistemare, ma ce la faremo. Suvvia, ai libri brutti!
La scheda ci dice che il libro è ambientato a San Francisco e non a Johannesburg durante una tempesta di sabbia. Quel cielo arancione, se non lo aveste capito, è un romantico tramonto visto da un altrettanto romantico cavalcavia. Un misto tra una tempesta di sabbia e The day after tomorrow, ma vabbè, era avanzato lo sfondo della cover di un libro distopico. Dopo che hai comprato l'immagine su Istock che fai, la usi una volta sola?
Anche qui, daje di Garamond. D'altronde avevano ancora la scheda di Paint aperta dopo aver pasticciato con la copertina de I ragazzi del ghetto, e Photoshop ci mette così tanto ad avviarsi che fa passare la voglia... Per cui li giustifichiamo. Per una volta, però, i miei complimenti a chi ha scontortato i capelli, lo ha fatto più o meno bene.
Purtroppo questi sono solo alcuni dei libri in uscita questa settimana perché, ahimé, non possiedo i mezzi adatti per poter conoscere tutti i libri brutti dalle copertine brutte che troverete in libreria da domani fino a domenica 18. Ci provo però a migliorarmi, sempre. E, mi raccomando, più copertine brutte per tutti!