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Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 4/10 maggio

Creato il 04 maggio 2015 da Nereia @LibrAngoloAcuto
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 4/10 maggio
Amici! Sono tornata ieri sera dal weekend lungo ed ero (e lo sono tutt'ora) stanca morta. Per la prima volta nella vita ho provato a fare il gelato, nel senso di metterlo sul cono, e posso dire che non è un lavoro adatto a chi ha le braccia forti come fuscelli. Il gelato, credetemi, è duro come la pietra e metterlo sul cono senza quello si spacchi non è affatto semplice. Poi, vabbè, tralasciamo il fatto che a me la maggior parte delle volte restasse sulla paletta. Appurato, quindi, che non sarò mai una brava gelataia, rieccomi di ritorno dalla "non" vacanza, pronta a parlarvi delle italiche uscite in libreria.Poca roba, pochissima, e mi si stringe il cuore a non potervi dedicare il numero (e la qualità soprattutto) di uscite che meritate. Però, incredibile, qualcuno ha imparato a fare le copertine – più o meno – e così succede che io ho poco materiale. Sic.
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 4/10 maggioIl discorso è che ci sono quelle copertine che alle case editrici vengono bene – anche se sono proprio quelle dove nessuno mette le mani, dato che riportano semplicemente delle foto –, e copertine che invece non vengono bene proprio per niente.E questa qui... Questa qui non rientra nemmeno in quelle che non vengono bene manco per niente, questa dovrebbe autorizzare all'omicidio del grafico che se ne è occupato.A parte che vedo tre persone e solo cinque gambe... Certo, non si sono scordati di fare intravedere il piede tra le mani incrociate dei due dementi, ma erano così concentrati in quello che si sono dimenticati che gli esseri umani, generalmente, sono bipedi.Dicevo, a parte il dettaglio della gamba in meno, non capisco dove dovrebbe essere messa questa panca. Perché, a una prima occhiata, quel grigio mi sembrava una pozzanghera. Spinta dalla curiosità ho ingrandito l'immagine (qui potete vederla leggermente più grande anche voi) e, non solo mi sono accorta che il pavimento non si capisce di cosa sia fatto, ma ho notato che c'è qualcosa di sbagliato nella coppia che scoppia. Lei non ha un braccio e ha una ciocca di capelli tagliata a caso dal parrucchiere, e lui ha il braccio, sì, ma ha il gomito più dritto e piatto che io abbia mai visto! Allora ho letto la trama, vuoi che Molly McAdams – cognome in grassetto – avesse scritto un horror con Il Fabbricante di Bambole come protagonista/serial killer. E invece no. Ti lascio ma restiamo amici, dal titolo non solo originalissimo ma che fa anche letteralmente cagare, racconta la storia di Harper fidanzata con il ragazzo perfetto ma che, appena arriva all'università, si ritroverà a mignotteggiare allegramente. Così, tempo due feste e un paio di drink, conosce il fratello della sua nuova compagna di stanza e tataratara taratararatarata (scusate, ma il commento sonoro non poteva mancare) si trova a frequentare entrambi. Non so come possa diventare il libro preferito di qualcuno, addirittura meglio di Il mio distrastro sei tu (minchia che termine di paragone forbito!). E però, ci dice la scheda, è successo veramente. Comunque me piacciono troppo 'sti commenti anonimi che mette Newton Compton, sono quasi più belli delle trame. Ve? Non fanno salire il livello di misantropia anche a voi?
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 4/10 maggioNon so perché, ma io ho visto questa copertina e ho pensato subito a un film d'amore tedesco. Di quelli che fanno su Canale 5 d'estate e che raccontano storie improbabili (donne biondissime e scialbe che, dalla Germania, sognano di trasferirsi in un casale toscano e girare in bici per la città, con un mazzo di lavanda nel cestino ogni volta che tornano dal mercato. In questi film, per la cronaca, in Toscana non esiste l'inverno), non so se avete presente.Sarà anche il fatto che lei sembri morta, o comunque che si sia sottoposta a diversi interventi di chirurgia plastica, ma non riesco a distogliere lo sguardo dalla copertina. Il messaggio che il mio cervello recepisce probabilmente cozza con il mio sistema di credenze e convinzioni. Pensate al disagio causato dalla dissonanza cognitiva...Comunque, Per te – in grassetto – qualunque cosa è la storia di questa ragazza in pigiama e la sua amica. Brooke a Natalie, amiche da sempre e per sempre non lo saranno più, probabilmente, quando Brooke scoprirà che la santa Natalie non lo è manco per il piffero dato che, ubriaca o drogata (la scheda dice solo che non ricorda, ma a me piace mettere un po' di pepe nelle trame), ha fatto fiki fiki con il suo uomo. Certo, è vero che Natalie non si ricorda niente, quindi perché prendersi sto pensiero? Magari manco le è piaciuto, oppure la "folle notte" si è conclusa con lei che gli vomitava sui piedi... Per scoprirlo tocca che vi procuriate il volume, perché io so già come va a finì.
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 4/10 maggioNon so perché abbiano chiesto alla sosia di Barbara D'Urso di partecipare come donna nuda che si schiaccia un brufolo? Si gratta? Ha un capello morto sulla spalla?  Dicevamo, di partecipare come donna nuda per la copertina di Davvero preziosa, un titolo che non fa capire quel "preziosa" a cosa si riferisca. Perché, non so da voi, ma dalle mie parti quando qualcuno dice di una donna "che fa la preziosa", è un modo carino per dire che si diverte a far annusare agli uomini la propria ou de patonz senza però lasciarsi andare. Ma, ecco, chi sono io per giudicare? Nessuno. Però posso dire che questa copertina qua pare la copertina di un filmetto erotico di serie b degli anni '70. Potrò dirlo, no?Comunque, un mistero avvolge questo volume. Non ho capito se esiste veramente o no, perché ci sono informazioni discordanti tra l'internet e la scheda sul sito della Corbaccio. La trama, invece, rimane la stessa. La mitica coppia Blackstone, già protagonista di 3 libri – minchia, ma che vita interessante che c'hanno 'ste coppie americane, le coppie italiane classiche so' sabato al cinema e domenica all'Ikea – tornano dalla luna di miele in Italia. E tadàààà la nostra amica Brynne è incinta. Ma quando il passato tornerà a galla (quando leggo cose tipo questa la mia faccia assume la tipica espressione F4. Maccccheccacchio ve sposate a fà se vi conoscete da mezz'ora? Poi, dopo 5 libri, uno di voi due se ne esce che c'ha un passato tormentato e tormentante, quando se dice che uno è svejo eh) cominceranno i problemi e vabbè, sentite, a me pare tutto tranne che un libro erotico. Sembra una puntata di Pomeriggio Cinque, porca miseria.
Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 4/10 maggioChe dire. Niente, che c'è da piangere, ecco che dire. Dunque, la signora probabilmente iraniana col naso più brutto sulla faccia della Terra e che è sull'orlo di una crisi di pianto, è Letty. La nostra Letty (WTF??), ci dice la scheda, deve correre il più lontano possibile dai suoi sbagli perché è meglio per tutti.Ha appena abbandonato i suoi dui figli tormentata dalla convinzione di non essere una buona madre, così corre e va per le strade con il piede premuto sull'acceleratore. Vabbè, facciamola breve: il ragazzo si sveglia, la madre non c'è, e allora con una bellissima metafora sul volo migratorio degli uccelli (sta sempre sulla scheda eh) decide che sa come fare tornare indietro la sua mamma. Fine. Un po' la storia di Belle e Sebastien de noantri, via. Solo che il cane in questo caso è la sorella del ragazzino. Ma, voglio dire, starete mica guardando il pelo? Per questo romanzo, pubblicato addirittura prima qui che in America, la Garzanti ha pensato di utilizzare la stessa tecnica che aveva utilizzato con Il linguaggio segreto dei fiori: quattro copertine diverse. Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 4/10 maggioCioè, diverse non è esattamente il termine giusto. Sono uguali ma diverse. Se con Il linguaggio segreto dei fiori poteva avere un senso, perché ciò che cambiava erano appunto i fiori in copertina che nel romanzo costituiscono un elemento molto importante e, in effetti, hanno significati diversi... qui, mi dite per favore, che razza di senso hanno i ciondoli da bimbaminkia che somigliano a quelli che puoi trovare:a) Nel negozio dei cinesi più fornito del tuo quartiere;b) Nell'uovo di Pasqua;c) Nei pacchetti di patatine Salati Preziosi?No, perché io veramente non riesco a darmi una risposta esaustiva. Capisco che la casa editrice s'è pure impegnata nella ricerca dei significati molto originali da attrubuire a ogni oggetto – non so' citofonati mancopegniente –, però almeno regalate i trasferelli insieme al libro. No, sta cosa non la riesco a digerire. Più guardo le copertine più penso: "Farfalla: libertà. Ma perché? Checcccazzo c'entra?". Lucchetto fedeltà poi? Cintura di castità, vorrai dire, con un lucchetto così. Mi piacerebbe sapere, poi, perché due copertine sono più scure e lucenti – e orrendamente anni '80 – delle altre due. Il motivo? Nessuno. Proprio come la scelta dei lucchetti. Scommetto che Letty manco li porta i gioielli, vuoi vedè?
Tante care cose per voi, tra cui una collezione di collane e trasferelli di dubbia qualità (e provenienza) e, già che ci siamo, tanti Pomeriggi Cinque da qui all'eternità.A lunedì prossimo belli, mi auguro che anche il vostro cognome verrà – prima o poi – scritto in grassetto sulla copertina di un libro!

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