“Piacere mio”

Creato il 13 marzo 2014 da Lucrezia Paci @lucreziaholly

“Piacere mio” – La sessualità a portata di mano

Il corpo ha la sua intelligenza, detta anche “intelligenza corporeo-cinestetica”. Vale a dire che il corpo, per natura, è dotato della capacità di compiere movimenti abili, sottili ed espressivi.

Utilizzando questo tipo di intelligenza, il corpo diviene soggetto e strumento al tempo stesso. Attraverso il nostro corpo (strumento), noi (nel corpo, quindi soggetto) possiamo esprimere sensazioni, stati di eccitazione e di rifiuto, pensieri ed emozioni.

A incominciare dalla stretta di mano di cui tanto si sente parlare. Audace, forte, molle, sfuggente: a seconda del modo in cui ci si presenta, il corpo riceve informazioni dall’altro. La prima chiave di accesso a queste informazioni sono le sensazioni. Più le sensazioni sono sviluppate, maggiore sarà la capacità di cogliere quelle sfumature che l’altro corpo ci trasmette.

Stringere la mano è un atto piacevole: stimola il corpo, a partire dal cervello, e ci mette in contatto con l’altro.
L’espressione stessa che utilizziamo “Piacere mio!” ne è la conferma.

La sessualità è il punto di contatto più profondo. La stretta di mano all’ultimo stadio.
Va da sé, allora, che sviluppare un’autentica conoscenza personale ravvivi l’intensità dell’esperienza sessuale.

“PIACERE MIO” si propone di reinterpretare la sessualità a partire dalla consapevolezza del proprio corpo: quali sono i segnali che ci invia? Come si relaziona a un altro corpo? Cosa ne accentua la potenza e cosa, invece, lo inibisce?

La sessualità è alla nostra portata di mano. Basta prenderla, senza timori di giudizio. Allora sì, che sarà un piacere…

Lucrezia Holly Paci


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