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Piano Giovani Sicilia: scandalo o specchio della società?

Creato il 31 luglio 2014 da Abattoir

Molto spesso ho trattato su Abattoir temi che riguardavano il mondo del lavoro, dei tirocini, delle esperienze curriculari e non, e adesso torno a parlarne, in seguito allo “scandalo” (chiamiamolo così) del nuovo “Piano Giovani”, il famoso bando aperto dalla Regione Sicilia.

La Regione Siciliana ha stanziato circa 20 milioni di euro – ripeto, 20 milioni di euro – per questo progetto al fine di promuovere 2000 percorsi di tirocinio a favore di giovani disoccupati/inoccupati di età compresa tra i 25 e i 35 anni. L’iniziativa mira a rafforzare le opportunità di transizione scuola-lavoro, disoccupazione-lavoro, inattività-lavoro e contenimento del disagio della non occupazione giovanile in Sicilia. I tirocini avranno la durata di 6 mesi e saranno retribuiti con € 500 per i tirocinanti e € 250 andranno mensilmente alle imprese che li accolgono. Inoltre, in caso di assunzione del tirocinante, le imprese guadagneranno dai 3000 ai 6000 euro.

Nell’avviso pubblico si parla di “interventi di formazione on the job, sotto forma di tirocinio di formazione ed orientamento”, ma allora perché sul portale si leggono annunci di tirocinio che farebbero storcere il naso anche al più spietato negriero? (Scusate l’estremismo metaforico).

A.A.A. cercasi guarda pecore, donna tuttofare, badante, caricatore di distributori automatici, camerieri, aiuto supermercato addetto alle pulizie, semplice addetto alle pulizie, allevatore di bovini, addetto alle pompe di carburante, magazziniere, commessa e… dulcis in fundo… SAGRESTANO!

Ora, non dico che non ci siano tirocini di un certo livello, tipo in strutture ricettive o imprese varie, però non capisco cosa c’entri la mansione di addetto alle pulizie con la “formazione”.
Tali aziende stanno a tutti costi cercando di rubare soldi alla Sicilia: hanno manodopera aggratis, ricevono soldi per ogni tirocinante e, inoltre, non offrono affatto il livello di “formazione on the job” che ci si aspetterebbe da un tirocinio regionale. Inoltre in tali annunci si legge anche “bella presenza”, “con esperienza”, “solo donne/uomini” ecc… che, diciamocelo, non è che sia proprio legale…

Ma la Regione in tutto questo che fa? Non dovrebbe monitorare la qualità delle aziende e dei percorsi di “formazione on the job e inserimento nel mondo del lavoro”? Alla Regione sta bene stanziare 20 MILIONI DI EURO per offrire un lavoro di guarda pecore?

Non mi vedrete mai urlare “è una vergogna!”, primo perché tutto ciò che potrebbe richiamarmi alla memoria Grillo e i grillini è aborrito ed espulso dalla mia natura tipo calcolo renale, e secondo perché, toh, è proprio la giunta di Crocetta e i suoi amati (a convenienza) grillini che approvano il tutto!

A mio avviso, infatti, proprio questo tipo di annunci non è altro che lo specchio della situazione in cui riversano le imprese della nostra cara Sicilia e tale situazione potrebbe essere vista e analizzata quasi come un urlo disperato di soccorso.
Una PI agricola che non ha manco i soldi per assumere un povero guarda pecore, pagarlo e pagarne i contributi allo Stato, si fionda come ape sul miele quando legge di tali “opportunità”! Una cooperativa che non può assumere un semplice lavapiatti perché non rientrerebbe nel bilancio, vede come manna dal cielo la possibilità di aiuto camuffata da tirocinio retribuito. Le aziende stanno approfittando abbondantemente (o almeno lo vorrebbero) di tali iniziative benefiche che la Regione, ignara, o meglio menefreghista, di tanta disperazione prodiga stanziando non bruscoletti ma ben 20 milioni.

In più, la Regione pensa alla disoccupazione giovanile (35enni giovani?), e la disoccupazione dei non più giovani? Cioè dai 36 anni in su, secondo il bando, ti attacchi! Se per i giovani è difficile entrare nel mondo del lavoro, immaginatevi quei 40/45enni che non hanno mai avuto la possibilità di un lavoro a tempo indeterminato, o che lo hanno perso per colpa della crisi, elemosinare posti di lavoro che nessuno vorrebbe fare. Un 40enne disperato lo coprirebbe volentieri il posto di magazziniere, ma, ops! Quel posto è offerto tramite un tirocinio finanziato dalla Regione a un “giovane” che deve entrare nel mondo del lavoro…
Diciamo che con quei 250 € che la Regione offre alle furbissime aziende si sarebbe potuto fare qualcosa anche in questo senso. Non è solo la disoccupazione giovanile che deve preoccupare ma anche l’inoccupazione di gente non più giovane che non riesce a reinserirsi nel mondo del lavoro.

E poi, concludo qui, spiegatemi una cosa: chi diamine ha avuto il coraggio di offrire un lavoro da sagrestano?!

 


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