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Piano rifiuti lombardo. Sconcertante assessore regionale Terzi, malinconico Pep Villani

Creato il 28 ottobre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

L’inceneritore è un’attività privata. Giusto che il proprietario guadagni. Non solo l’assessore lombardo Terzi lo dichiara: sostiene anche che è giusto disciplinare con legge regionale le convenzioni tra Comuni e società di gestione di impianti insalubri, in modo che “non vi siano Comuni che si ingolosiscano e vogliano questi impianti”. Quindi convenzioni regolate dal Pirellone e soldini per i Comuni vicini alle ciminiere.
Così, nella galante Unterhaltung (conversazione galante) tra la Terzi e il consigliere Pd Pep Villani, lo scambio tra soldi e danno ambientale diventa normato, disciplinato da legge. Unterhaltung in tedesco perché il compromesso è metodo politico tedesco ormai per eccellenza. E perché la parola teutonica significa anche “frivolo”, “brillante”. Vogliono più audience?

Si compra dunque il danno ambientale che non sarà mai riparato, trattandosi di emissioni nell’aria lombarda già capace di causare malattie mortali.

Diventa legale anzi obbligatorio (“è giusto”, afferma la Terzi, come se così l’aria tornasse pulita) pagare il diritto di ammorbare l’aria, che è di tutti: perciò par molto fuori tema il concetto di proprietà privata.
Mezz’ora di dialogo soft e arcisoft sul piano rifiuti lombardo, con alcune espressioni raggelanti.
“Il progetto Vedelago è già superato” dichiara Villani, tanto per smitizzare qualcosa che da qui si pare un sogno perché mai nessuno si è battuto con sufficiente forza per trasformarlo in realtà.
E Fabio Pizzul, romantico e felice col microfono paterno in mano, arriva a dire che rifiuti zero è un’utopia. L’assessore Terzi cita Crema come un esempio, guarda un po’ Cremona non viene nominata neanche stavolta.
Tutti per il porta a porta, tutti per il gradualismo lento. Spunta anche una Sondrio, poveretta, senza termovalorizzatore. Tra le montagne e i turisti! E domina una paura: ridursi come Napoli. Pur di non finire in quel dramma, questi regionali sono pronti a trattare anche sui rischi per la salute.
Va bene così?

E soprattutto si vede questo stanco Pd con uomini troppo tranquilli, come prepensionati che hanno fatto il possibile e hanno rinunciato a obiettivi di alta qualità. Gestire certi danni senza rimediarvi non è politica, è morte lenta e pacifica.
Sì è difficile essere all’opposizione ma questi signori sembrano troppo abituati a perdere tango che a vincere pare che non ci abbiano provato mai con la forza di Enrico Toti, con una passione trascinante e idee rivoluzionarie. Non si vede la grinta nei loro volti e nelle loro parole. Con questi toni morbidi si otterrà qualche riduzione del danno quando la Lombardia è tra le regioni più inquinate del mondo. E a che serve? A vivere tre giorni in più in un ospizio privato pagato a peso d’oro?

Il Pd comunque non è il centrodestra, non facciamo confusione come Grillo eccetera.

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