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Le piante grasse, originarie delle regioni aride dell'America centrale e meridionale e dell'Africa, dove si registrano alte temperature e lunghi periodi di siccità, si chiamano anche "succulenti" per i particolari tessuti spugnosi tramite i quali riescono a immagazzinare grandi quantità di acqua durante i rari periodi di pioggia. Esistono specie che vivono anche nelle zone umide dell'America centrale e del Madagascar, mentre originaria dell'area mediterranea è l'agave, abbondantemente diffusa lungo le nostre coste. Sappiamo che l'acqua è la grande nemica delle pianti succulenti, pertanto la principale caratteristica del loro habitat naturale, sia in zona arida che umida, è avere un terreno ad alto drenaggio proteggendo in questo modo le radici dai terribili ristagni di acqua. Oggi si coltivano specie di piante grasse geneticamente modificate in laboratorio, vivono bene in serre, all'esterno e nell'ambiente domestico.
Quando scegliamo le piante grasse per il nostro appartamento, oltre a prendere le specie che meglio si adattano al nostro gusto estetico, è possibile anche indirizzare la scelta in base allo stile del nostro arredamento, se di tipo classico indirizziamoci sulla Mammillaria, il Notocactus, e l'Echinocactus, le Crassulacee, specie di piante dall'aspetto tondeggiante o coinvolgente. Per lo stile moderno si consigliano le succulenti dalla forma eretta e affusolata come il Cleistocactus o quella più decisa del Pachycereus. La specie Lithops, conosciuta anche come "sassi viventi" per la sua forma di piccole pietre ben ancorate al terreno e con una piccola fenditura centrale da dove si sviluppa il fiore, per la sua forma minimalista è l'ideale per gli ambienti di design e minimali. Perfette per tutte le ambientazioni sono le composizioni create da piante grasse mignon.
Quando decidiamo di coltivare delle piante grasse d'appartamento dobbiamo accertarci di disporre di un luogo luminoso, l'umidità deve essere bassa, la temperatura mediamente sui 20-25 gradi. Durante il periodo di quiescenza sarà più bassa in modo da favorire il riposo. Si risveglierà più rigogliosa e pronta per la produzione dei fiori, in genere di un colore brillante. Le succulente crescono lentamente, vanno rinvasate non prima di due anni in contenitori di pochi centimetri più grandi, di forma più larga che alta. E' importante usare il terriccio specifico, necessitano di poco concime e solo in primavera. Le annaffiature si fanno quando il terreno è palesemente secco, consigliabile tre volte al mese, e nel periodo invernale solo una volta. In caso di dubbio è meglio astenersi, è meno pericolosa la siccità degli eccessi idrici. Le piante grasse non hanno bisogno di particolari potature, si tagliano le foglie e i rametti solo se sono secchi. Se vogliamo invece creare delle nuove piantine possiamo tagliare delle talee che metteremo a riposo al buio su uno strato di terra per invasarle dopo una ventina di giorni alla comparse delle radici.
Abbiamo visto che le piante grasse sono originarie di zone molto ostili, e che sono piante che crescono facilmente in casa, ma non di meno nelle mura domestiche possono esserci rischi e pericoli dovuti ad una coltivazione inadeguata. L'illuminazione insufficiente rende la pianta esile e fragile, ed inibisce la fioritura. Se le foglie presentano delle macchie scure è un segnale di eccessive innaffiature o di un ristagno d'acqua, se non si interviene subito la pianta diverrà "molliccia" e seguirà una repentina marcescenza. L'eccessiva umidità favorisce lo sviluppo di muffe e parassiti come le cocciniglie bianche che attaccano le foglie e si riproducono velocemente nel terreno portando a morte certa la pianta. L'esposizione al freddo provoca delle ferite sulla pianta che tenderà a spaccarsi. Anche una eccessiva concimazione e una somministrazione di antiparassitari in dosi elevate possono essere nocive, pertanto si consiglia un loro uso prudente.
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