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Le rampicanti sono piante caratterizzate da una grande quantità di foglie e fiori ma il sostegno deriva tutto dal fusto, piccolo e sottile, che si dirama in più direzioni e tende ad appoggiarsi ed arrampicarsi ad un qualsiasi sostegno rigido che incontra crescendo. Si allungano principalmente verso l’alto, grazie a ventose o avvolgimenti multipli, per permettere alle foglie di raggiungere la miglior intensità di luce richiesta per il processo di fotosintesi clorofilliana. La loro presenza il più delle volte può essere di tipo infestante, poiché si adattano facilmente ai diversi terreni, ma spesso le rampicanti vengono usate con scopi ornamentali per muri, portoni e intere pareti. Sono molto frequenti anche in casa o in appartamento dove crescono in ambiente luminoso anche se non a contatto diretto con la luce, il che evita la bruciatura delle foglie ma garantisce comunquei processi vitali. Grande importanza delle piante rampicanti è quella di fornire anche una sorta di isolamento termico alla parete che le offre sostegno: essa infatti gode di protezione sia dal caldo torrido estivo che dal freddo secco invernale.
Oltre alla distinzione tra portamento erbaceo o arbustivo, si riconoscono quattro classi di piante rampicanti in base al modo in cui si sviluppano in altezza.Alcune sono dotate di viticci o cirri, strutture prensili che la pianta usa per aggrapparsi con forza a sostegni rigidi, come le rocce; altre hanno radici esterne presenti sui rami e terminanti con ventose che si attaccano in verticale a muri e pareti. Esistono poi le sarmentose caratterizzate da rami filamentosi dotati di spine ed uncini che si appoggiano ad un sostegno ed, infine, le rampicanti volubili con ramificazioni, che si avvolgono ad un qualsiasi sostegno incontrato crescendo. Un particolare tipo di pianta rampicante è la liana delle foreste tropicali, in grado di avvolgersi attorno all’intera pianta ed allungarsi raggiungendo la chioma successiva; spesso la forza con cui questa circonda la pianta è talmenteintensa che può arrivare a causarne anche la morte e la caduta.
Tra le piante rampicanti più decorative e famose conosciute in natura si ricorda l’Edera, molto diffusa, la cui famosa azione stritolante è dovuta alla crescita troppo rigogliosa attorno alla pianta stessa. Altra pianta molto ornamentale è il Glicine, tipicamente primaverile e di colori molto vari che abbelliscono portoni e pareti; la Buganvillea, poi, è singolare perché le foglie modificate che circondano il fiore (che non molto rilevante) assumono colori molto vistosi. Anche la Passiflora merita citazione per la particolarità del suo fiore e l’elevata altezza che la pianta può raggiungere, rendendosi molto utile per la copertura di reti e pareti esterne, amando molto l’esposizione solare. Anche il Gelsomino, della famiglia delle Oleaceae, è una pianta rampicante molto ricercata il cui nome significa "Dono di Dio", simbolo di purezza; si adatta molto bene alla crescita esterna ma anche a quella in appartamento e la rigogliosità con cui si sviluppano i profumatissimi fiori consente la creazione di siepi o barriere naturali.
Le piante rampicanti sono ottime anche per abbellire appartamenti e balconi di città, dove spesso il verde è poco presente o quasi del tutto assente. Le più belle forme rampicanti che meglio si adattano alla vita da interno sono Edera, Gelsomino, Buganvillea, Passiflora e Glicine, di cui abbiamo già accennato.Tuttavia molto rigogliose e decorative sono anche la Lonicera Caprifolio, che ha però la particolarità di soffocare le piante circostanti quindi andrà fatta crescere in un angolo esclusivo. La Dipladenia, poi, vive bene all’esterno d’estate e all’interno in inverno mantenendo la sua fioritura, mentre la Plumbago dal colore turchese e le sempre eleganti rose rampicanti crescono bene in vaso ma anche arrampicate a strutture legnose come i grigliati. Un’ultima interessante curiosità delle piante rampicanti deriva dall’emisfero in cui nascono e crescono: quelle nate nell’emisfero boreale hanno la tendenza ad avvolgersi attorno al loro sostegno seguendo un senso antiorario, mentre quelle dell’emisfero australe seguono un andamento orario.