Piante sommerse

Creato il 02 agosto 2010 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Le piante sommerse


Le piante sommerse sono così nominate in quanto vivono completamente sott’acqua; possono avere un apparato di tipo tuberoso oppure rizomatoso non molto grande utilizzato soprattutto per tenersi salde al fondo dello specchio d’acqua. Queste piante sono un ottimo nascondiglio per i pesci. Uno dei compiti delle piante sommerse è quello di mantenere pulita l’acqua, esse assorbono i Sali minerali all’interno di esse non permettendo così il proliferarsi di alghe e mucillaggini. Oltre ad ossigenare l’acqua, le piante sommerse svolgono un’azione igienizzante eliminando i batteri presenti nell’acqua. Questo tipo di piante, vivendo completamente sommerse possono avere problemi di luce, necessaria per svolgere la fotosintesi e scambiare ossigeno ed anidride carbonica; per questo motivo, queste piante hanno assunto una forma allungata in modo da arrivare più vicine alla superficie dell’acqua e riuscire a carpire la luce. Alcuni esempi di queste piante, di cui parleremo più avanti, sono: Erba gamberaia (Callitriche platycarpa), Pié corvino d’acqua (Ranunculus aquatilis), Ceratophyllum demersum (coda di volpe), Fontinalis antipiretica (muschio d’acqua), ceratofillo.

Ambiente ed esposizione


Come un po’ tutte le piante acquatiche, anche quelle sommerse necessitano di una buona quantità di luce per svolgere la loro fotosintesi clorofilliana. Esse le troviamo soprattutto in bacini di acque correnti, limpide, pulite e nella parte centrale dei fiumi.

Terreno


Le piante sommerse necessitano di un terreno fertile, misto a sabbia e terra di giardino.

Messa a dimora


In genere le piante sommerse si mettono a dimora durante il periodo primaverile, esse andranno messe in un contenitore e posizionate sul fondo dello specchio d’acqua in modo completamente sommerso.

Annaffiature


L’acqua del laghetto non va mai cambiata ma rabboccata per la quantità eventualmente evaporata.

Concimazione


In commercio si trovano concimi specifici per queste piante.

Riproduzione


Le piante sommerse si moltiplica per talea o divisione dei rizomi. La moltiplicazione per talea consiste nel prelevare talee di circa quindici centimetri, metterle in vasi o contenitore con terriccio fertile e sommergerle; nel momento in cui avranno radicato saranno pronte per essere messe a dimora. Per altre specie di piante sommerse si applica la moltiplicazione per talea di fusto: le talee dovranno avere una lunghezza di circa venti centimetri e andranno posizionate in vasi riempiti di terriccio e, successivamente messe in contenitori pieni d’acqua, di modo che i fusti rimangano sommersi; dopo questa operazione andranno messi in un luogo ricco di ombra e fresco. A radicazione avvenuta si rinvaseranno e potranno essere messi nel laghetto.

Fiori


Alcune piante producono fiori sommersi, ma la maggior parte delle piante acquatiche opta per una riproduzione asessuata e non sviluppa fiori o semi.

Malattie e parassiti


Nella maggior parte dei casi questo tipo di pianta non va soggetta a malattie o parassiti, si potrà eventualmente effettuare un trattamento di tipo preventivo con antiparassitari specifici.

Vendita


Anche queste piante le troviamo in vivaio o in negozio specializzato. Sono vendute in contenitori, prima di piantarle in laghetto o altro specchio d’acqua liberare e pulire bene le radici.

Specie più diffuse


Di seguito vi illustreremo alcune specie di piante sommerse.

Callitriche Platycarpa: è una pianta perenne con foglie di piccole dimensioni e forma ovale. Preferisce acque fredde e luoghi ricchi di ombra.

Ranunculus Aquatilis: questa pianta può arrivare ad un’altezza di due metri. E’ presente su tutto il territorio italiano ma anche in America ed Africa settentrionali. Preferisce terreni calcarei e bagnati, acque stagnanti o limpide. Presenta fusto privo di peluria e il frutto è un insieme di alcuni acheni. Ceratophyllum demersum: è una specie che troviamo soprattutto in acque ferme o poco mosse con una temperatura di quindici-trenta gradi in estate. Può arrivare ad un’altezza di tre metri. Presenta foglie che possono essere semplice oppure biforcate. I fiori sono poco appariscenti e spesso si confondono con il colore della pianta intera. Fontinalis antipiretica: detto anche muschio d’acqua. E’ una pianta che può arrivare ai quaranta centimetri di altezza, tipica di acque chiare correnti ma anche di tipo stagnante. La possiamo trovare anche oltre i duemila metri di altitudine. Le foglie presentano un contorno liscio e sono senza nervature.

Ceratofillo: questa pianta presenta un fusto molto sottile e flessibile che può arrivare ai due metri di altezza ma solo a mezzo millimetro di spessore. Le foglie sono di colore verde scuro con contorno seghettato pungente. Il periodo di fioritura va da giugno ad agosto, fiori maschili e femminili si trovano sulla stessa pianta. Si moltiplica in modo particolare per via vegetativa. Preferisce acque stagnanti ricche di sostanze nutritive. In passato era molto diffusa nell’Italia del nord e in Toscana, oggi invece non è molto presente nella nostra penisola.


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