Piazza Affari frenata dai bancari
Molto bene Cnh Ind., tutto il settore del lusso ed il comparto petrolifero. Sul fondo solo i titoli bancari con l’eccezione di Mediobanca.
Seduta un po’ strana sulle Piazze borsistiche europee, Parigi e Londra mettono a segni forti guadagni mentre Milano e soprattutto Francoforte si “accontentano” di guadagni molto più limitati.
A Piazza Affari la mattinata cominciava bene sull’onda dell’ottima performance della vigilia da parte di Wall Street, ma erano proprie le notizie che arrivavano oggi da Oltre Oceano a preoccupare il mercato ed i titoli bancari finivano sul fondo della classifica.
Dagli Usa pessime notizie dal settore corporate, con HP che taglierà 30.000 posti di lavoro e FedEx che, nel rendere nota la trimestrale, ha lanciato un profit warning per l’intero 2015.
Sul lato macro, invece, la fiducia dei costruttori edili è balzata ai massimi degli ultimi dieci anni, nonostante ad agosto l’inflazione sia risultata “negativa”, non una sorpresa in assoluto, ma nemmeno una buona notizia.
Insomma il mercato sembra dire: abbiamo abbastanza fiducia nel futuro … purché i tassi rimangano a zero, una situazione che, però, non può perdurare.
Da segnalare ancora un paio di cose sulle quali dovreste riflettere: il cross Eur/Usd dopo esser sceso a fine mattinata fino a quota 1,22 è ora improvvisamente tornato sopra il livello di 1,13. E l’oro, sempre in queste ultimissime ore, è balzato a 1.108 a 1.123 dollari per oncia, un salto davvero notevole.
Nel frattempo è cominciata la riunione della Fed, non dovrebbero esserci sorprese, ma forse qualcuno comincia ad avere dei dubbi.
In vetta al nostro Ftse Mib (+0,71%) fin dall’apertura Cnh Ind. (+3,45%) un titolo che negli ultimi tempi era stato particolarmente penalizzato, è troppo presto, però, per capire se trattasi solo di un rimbalzo.
L’ottima performance di Shanghai ha trainato il comparto del lusso, risultato particolarmente brillante per merito di Salvatore Ferragamo (+3,07%), Yoox (+2,70%) e Moncler (+2,45%).
Molto bene anche il settore petrolifero, chiudono sul massimo di giornata Saipem (+3,01%), Tenaris (+2,66%) ed Eni (+2,03%).
Guadagnano oltre due punti percentuali anche Mediaset (+2,60%), Telecom Italia (+2,31%) e la solita Campari (+2,08%).
Sul fondo solo “bancari”: Banca MPS (-2,73%), BpM (-2,62%), Banco Popolare (-2,55%), Ubi Banca (-1,71%) e Bper (-0,82%). Banca Intesa è rimasta invariata e così troviamo in controtendenza soltanto Mediobanca (+0,67%).
Si capisce anche da queste performances che il momento è particolarmente delicato.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro