Piazza Affari in grande spolvero Grande seduta per Autogr...

Da Pukos

Piazza Affari in grande spolvero

Grande seduta per Autogrill e Mediobanca. Nuovi record storici per Luxottica e Campari. Bene i bancari. Sul fondo Mediaset e Tenaris.

Giornata positiva per tutte le Borse del Vecchio Continente, ma è ancora una volta Milano a mettersi in maggior evidenza soprattutto grazie ancora al comparto bancario e quello del risparmio gestito.

Bene anche gli industriali e per quanto riguarda il comparto del lusso dobbiamo ancora una volta sottolineare la straordinaria continuità di Luxottica (+2,30%) che stabilisce l’ennesimo nuovo record storico terminando le contrattazioni a quota 66,70 euro, in pratica il doppio rispetto ai minimi dello scorso ottobre.

A proposito di titoli in orbita dobbiamo sottolineare il nuovo massimo assoluto anche per Campari (+1,80%) che atterrando su quota 7,35 euro supera il precedente record che risaliva allo scorso mese di aprile.

A guidare i rialzi odierni del Ftse Mib (+1,12%), però, ancora Autogrill (+4,53%) che si riprende subito dopo le prese di beneficio di venerdì scorso e mette a segno l’ottavo rialzo nelle ultime nove sedute.

Eccellente seduta anche per Mediobanca (+4,12%) che guida la pattuglia dei titoli bancari: Banca MPS (+2,41%), Bper (+2,20%), Ubi Banca (+2,17%), BpM (+2,09%), più ridotti i guadagni di Intesa Sanpaolo (+1,07%), Banco Popolare (+0,99%) ed Unicredit (+0,55%).

Risale anche il risparmio gestito in particolare con Azimut (+3,65%), bene però anche Mediolanum (+1,95%).

Straordinaria poi Finmeccanica (+2,96%) che mette a segno il nono rialzo consecutivo superando quota 13 euro, cosa che non accadeva dal settembre 2008.

Pochi i ribassi, da segnalare solo i cali di Mediaset (-1,41%) per il quale sembra che quota 5 euro sia risultata una barriera insormontabile, e di nuovo Tenaris (-1,27%) che paga ancora la debolezza del petrolio.

Al momento Wall Street è leggermente positiva, ma la giornata odierna risulta particolarmente significativa per l’anomalo crollo delle quotazioni dell’oro che nella nottata era letteralmente precipitato fino a 1.070 dollari per oncia. Sarebbe bene capire cosa sta accadendo perché contemporaneamente il dollaro è rimasto in area 1,085 rispetto all’euro, quindi quasi invariato rispetto alla vigilia.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro