piazza del Plebiscito a Viterbo

Creato il 12 luglio 2011 da Aureliocupelli

Piazza del Plebiscito è il centro della città di Viterbo.

La piazza fu realizzata, nel 1200, andando ad occupare in gran parte l'allora cimitero della chiesa di Sant'Angelo in Spatha, che si affaccia sulla piazza medesima.

Al centro si trova il Palazzo dei Priori, che ospita il Municipio. Un corridoio che sovrasta via Ascenzi che, mette in comunicazione il Palazzo dei Priori con il Palazzo del Podestà. Dalla parte opposta del Palazzo del Podestà c'è il Palazzo del Capitano del Popolo, oggi sede della Prefettura.

All'inizio di Via Roma, all'angolo del palazzo del Podestà c'è un leone, simbolo della città, scolpito in una pietra chiamata "nenfro".
Un'antica leggenda narra che Viterbo è stata fondata da Ercole, che veniva rappresentato coperto con la pelle di del leone che uccise in una delle sue leggendarie fatiche .

In realtà, durante il primo periodo comunale, quando le varie città scelsero i simboli della propria indipendenza, avvenne che, generalmente, le città guelfe, cioè più fedeli al Papa, sceglievano il leone. Mentre quelle ghibelline, invece, alleate dell'Imperatore, preferivano l'aquila.
Il leone sull'angolo di via Roma è rappresentato insieme ad una palma, simbolo della città romana di Ferento, saccheggiata e distrutta dai viterbesi nel 1171. Unire la palma al leone, rappresentò per i viterbesi il ricordo della vittoria e della definitiva sottomissione di Ferento.
La facciata della chiesa di Sant'Angelo in Spatha si presenta a forma di capanna, con portale sormontato da una lunetta, e tre finestre disposte a triangolo.
A destra del portale d’ingresso vi è una copia di un sarcofago di epoca romana, riutilizzato come sepolcro della “bella Galliana”, figura leggendaria viterbese la cui storia è narrata da due lapidi, risalenti al XVI secolo e poste sopra il sarcofago stesso.

La chiesa è ad un’unica navata con volta a botte.

Viterbo scelse il leone e il motto:
"Non metuens verbum,
leo sum qui signo Viterbum"
cioè: "Non temo minacce, io sono il leone che rappresenta Viterbo".

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