Piazza Vittorio, due turisti francesi, lo scippo di una catenella. Un piccolo racconto

Creato il 20 agosto 2013 da Romafaschifo
Questa volta scrivo per rinnovare un invito, rivolto a tutti i turisti: "Non venite a Roma. Questa città non merita i vostri soldi e il vostro tempo". Dopo le tante polemiche dei giorni scorsi, durante i quali la gestione della sicurezza a Roma pareva essere stata 'ingiustamente' infangata dal Governo inglese, ho dovuto assistere di persona alla seguente scena: 14 agosto, ore 22.30 circa, mi dirigo da Piazza Vittorio alla fermata delle Ferrovie Laziali; a un tratto scorgo un ragazzo correre velocissimo nella mia direzione, poi cambiare marciapiede, girare l'angolo e scomparire. Un tipo abbastanza alto e grosso, completamente rasato, dai tratti direi fosse nordafricano. Quasi contemporaneamente sento delle grida, poco più avanti una donna sta urlando e suo marito si tiene una mano sul collo. Collego i fatti: aggressione e furto. Raggiungo subito i due, sono francesi, una coppia di mezz'età: scossi, stanno cercando a terra i resti della collanina che il ragazzo ha strappato dal collo dell'uomo, sperano che almeno il ciondolo sia scivolato via; lui ha una marcata riga rossa sul collo. Mi accerto che stiano bene, chiedo se vogliono fare una segnalazione, andare a sporgere denuncia; dicono di no. Mi metto a cercare anch'io, ma nulla, il "colpo" è riuscito appieno. Dicono che era una collanina di Lourdes, non aveva un elevato valore materiale, ma affettivamente ci tenevano moltissimo. Spaesati, spaventati: guardandoli non sapevo se sentirmi più mortificato o incazzato. Rinnovo l'invito, andare a sporgere denuncia; avrei potuto accompagnarli, anche se tutto si era svolto molto in fretta avevo visto il ladro abbastanza bene. Non che credessi potesse davvero servire a qualcosa, ma se neanche si compie un primo passo, allora meglio rassegnarsi a tutto; in ogni caso mi ringraziano ma non vogliono andarci: "Forse domani - mi dicono - ora non ce la sentiamo". Riprendo il cammino, ma ormai i trenini non partono più, così torno verso Piazza Vittorio. Loro sono ancora fermi lì, chini, sperano di trovare almeno un pezzo della loro catenina; magari per restituire un po' di senso al viaggio che li ha portati nella città più bella del mondo, quella stessa che suscita solo una "componente d'invidia" (parole del Prefetto di Roma Pecoraro) ma che non vivrebbe alcuna situazione critica. Grazie, come sempre, per lo spazio che dedicate a chi vive la città giorno per giorno, cercando di agire per migliorarla; in questo caso la denuncia legale del fatto è venuta a mancare, ma attraverso il vostro sito è possibile almeno far sentire una voce, condividere, e raccogliere altre testimonianze. GioDa

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