Ovvero: «Un "Flashgame" niente male». ;)
Della serie: spesso e volentieri un post nasce perché s'è fatta la scoperta bomba sul sito "tal dei tali" oppure perché s'è letto l'articolo illuminante sul forum/blog/portale di turno. Decisamente più raro è il "leeching" di una risorsa "non primaria"... Perché se sei sospeso e ruminante, meditabondo circa il prossimo esaltante dattiloscritto con il quale stupire i tuoi quattordici lettori e, quasi per caso, ti soffermi su un commento dell'autore di uno dei tuoi blog preferiti (commento che, per inciso, ti fa scoprire un mondo che fino ad un attimo prima non osavi nemmeno immaginare...), allora esiste un "Dio dell'ispirazione" al quale puoi ciecamente votarti, d'ora in poi! :D
"Dio dell'ispirazione" che comunque viene sempre dopo l'onnipotente "Dio Random"...
Sia chiaro... ;)
Detto questo, immaginatevi in un museo dell'"handheld" anni ottanta. Una lussureggiante raccolta di "Game & Watch Nintendo", "Schiacciapensieri Polistil" e chi più ne ha, più ne metta... Figuratevi un facoltoso mecenate devoto a questi dispositivi, un appassionato che li raccoglie, li restaura e quindi li mette a disposizione gratuitamente, affinché le nuove generazioni possano provare l'ebrezza del videogioco nella purezza delle sue primissime incarnazioni a cristalli liquidi...
"Pica Pic | Retro Handheld Games Collection" è tutto questo, con in aggiunta una considerevole dose di maniacalità e devozione nei riguardi di questo genere videoludico ormai decisamente storico. In tal senso, decine e decine di videogiochi portatili "vintage" sono infatti riproposti sotto forma di una carrellata di "consoles" non indifferente.
Ogni dispositivo è reso con una fedele riproduzione fotografica in alta risoluzione dell'originale (talvolta comprensiva di pelucchi e residui di polvere negli angoli degli schermi... ;) ) che è resa ancora più fedele dal fatto che tutti i videogames "multischermo" sono effettivamente "apribili e richiudibili" come nell'originale anche nella loro versione virtualizzata...
"Tutto qui?!".
Certo che no, che domande! :D
Ogni singolo "handheld", infatti, non è altro che un "flashgame" che emula (è proprio il caso di dirlo) la console vera e propria... Ma, badate bene: non è che la fotografia dell'ammenniccolo plasticoso funga da sfondo per una sovraimpressione che ricalca approssimativamente la grafica dell'originale... No! Ogni singolo fotogramma delle animazioni che costituiscono il videogame in sé e per sé è anch'esso una fedele riproduzione fotografica dell'elemento grafico originario, animata dal codice "Flash" che muove il tutto. Un lavoro decisamente certosino che denota una grandissima conoscenza del media (perché per riprodurre correttamente questi giocattoli, bisogna padroneggiare profondamente le meccaniche di gioco che li governano, la progressione dei loro livelli, la successione degli elementi aggiuntivi che complicano il "pattern" del gioco e la variazione del livello di difficoltà del tutto...). Nel complesso, quindi, l'intera operazione è davvero una gioia per gli occhi; una gioia in grado di smuovere contemporaneamente i nostri ricordi più sopiti (soprattutto se c'è capitato di avere per le mani qualcuno dei videogiochi riprodotti... :P ).
E c'è perfino dell'altro! Si, perché se logicamente anche il comparto audio dei giochi è campionato direttamente dai dispositivi originali, ci si stupirà ad ascoltare PERFINO il "CLICK" dei pulsanti ed a vederli animati dalla pressione virtuale delle nostre dita!!!
A completare un quadro già di per sé iperrealista, la "vanityboard" di ogni singolo "handheld" conserva globalmente i nostri "Hi Scores" e ci permette di confrontarci con il resto del mondo senza muoverci di casa!
Nel complesso, un sito web da visitare almeno una volta nella vita, se non altro per dire con orgoglio: "Io c'ero!". :D