PABLO PICASSO, Portrait de Dora Maar, 1937, Olio su tela, cm 92 x 65
Masterpiece from the Musée National Picasso Paris to be held at Palazzo Reale in Milan from September 2012 to January 2013
© Succession Picasso by SIAE 2012
PICASSO Milano: a Palazzo Reale – Giancarlo Ricci. Per la grande mostra fino al 6 gennaio 2013 (LINK per biglietti, visite guidate, prenotazioni e acquisto del catalogo della mostra Picasso di Palazzo Reale. Orari lunedì, martedì e mercoledì: 8.30-19.30 giovedì, venerdì, sabato e domenica: 9.30-23.30. Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura) MAE Milano Arte Expo ha aperto una rubrica curata da Giancarlo Ricci, psicanalista. I precedenti articoli: Picasso – IL FUMO DI DON SALVATOR >leggi, Picasso - NEL NOME DELLA MADRE >leggi, Picasso - OCCHI BUCATI >leggi e Picasso - UNA TROVATA INTROVABILE >leggi.
Giancarlo Ricci - PABLO E DORA: Parigi, 15 maggio ‘45. La vicenda si svolge al ristorante Le Catalan in rue Saint-André-des-Arts. Un gruppetto di amici, Picasso, il fotografo Brassai, lo scrittore Malraux, il poeta Eluard e la sua compagna Nusch, si siedono e incominciano a ordinare. Un posto vuoto è riservato a Dora Maar che arriva poco dopo. “E’ scura in volto, tesa, stringe le mani, la mascella è contratta, non proferisce parola. Si siede. Dopo neanche due minuti scatta in piedi: me ne vado, non posso restare…”. Esce dalla sala in gran fretta. Picasso cerca di raggiungerla e sparisce anche lui. >>
Gli amici continuano a parlare e a discutere. Dopo circa un’ora Picasso ritorna dagli amici trafelato, agitato, quasi spaventato. “Non ho mai visto un tale smarrimento sul suo viso”, annota Brassai nel suo diario. Picasso chiama da parte Elaurd, dice che ha bisogno di lui. I due si allontanano velocemente. Che cosa era successo? A raccontarlo è la ricostruzione fatta da Alicia Dujovne Ortiz in un libro dedicato a “Dora Maar” (Grasset, 2003). Picasso aveva chiesto a Eluard di chiamare urgentemente il dott. Lacan e far presente la situazione problematica di Dora. Jacques Lacan, il grande psicanalista che a quel tempo lavorara come psichiatra all’ospedale Sant’Anna di Parigi, fa ricoverare Dora Maar. Poi le congetture divergono in varie ipotesi. Ma ciò che è davvero curioso è che negli archivi del Sant’Anna non risulta in quel giorno essere stata ricoverata alcuna Dora Maar, nè tale Henriette Théodora Markovitch che era il suo vero nome. Non solo: il filo che lega Maar a Lacan è doppio: Maar era stata l’amante di Georges Bataille, e la moglie di quest’ultimo, Sylvia Maklès, attrice che aveva lavorato con Prevert, sposerà Lacan nel ’53 in seconde nozze. Anche per Lacan si trattava di seconde nozze, dopo essersi lasciato con la prima moglie.
Proprio Picasso, colui i cui occhi trasfiguravano la realtà del mondo e la cui mano istoriava sulla tela frammenti di realtà improbabili, si interroga intorno alla frontiera dove immaginazione e delirio si incontrano, si distinguono o forse si annodano. Ma almeno un bandolo, in questo nodo, è costituito dalla vicenda amorosa con una donna, Dora Maar appunto: fotografa rinomata, modella di Pablo Picasso e poi immancabilmente sua amante.
La vita di Dora, dopo l’incontro con Picasso, non era stata più la stessa. Quando verso il ’43 i due si lasciano, Dora vive per quattro decenni quasi segregata nel suo appartamento senza vedere nessuno. Non aveva parenti. Alla sua morte la sua casa fu trovata zeppa di pitture, tele, disegni, schizzi di Picasso. Un tesoro inestimabile, abbandonato, senza alcun erede. Dora aveva realizzato una sorta di museo personale. Addirittura nel 1998 furono organizzate aste e mostre.
Storia emblematica. Storia che si svolge sul crinale sdrucciolevole in cui nomi, personaggi, autori, uomini e donne giocano la parte che il girotondo degli incontri assegna loro, inconsapevoli. Nella Parigi di quegli anni fecondi – dove per esempio il giovane Lacan si era appena annunciato – riverbera forse lo stesso clima della Vienna fine secolo, dove Freud destava scandalo e infinite discussioni nei caffè viennesi.
GIANCARLO RICCI
http://www.giancarloricci.net/
Studio: via Ozanam, 8 – 20129 Milano, Cell: 339 6057.061, riccigian@tiscali.it
Giancarlo Ricci, psicanalista di formazione freudiana e lacaniana, saggista, si occupa dei temi più attuali del disagio della civiltà. Ha pubblicato alcuni libri su Freud tradotti all’estero.
-
PICASSO a Milano
Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi
Palazzo Reale di Milano
-
MAE Milano Arte Expo -milanoartexpo@gmail.com- ringrazia Giancarlo Ricci per il testo PABLO PICASSO E DORA MAAR e Elena Conenna – Ufficio Stampa Comune di Milano – per le immagini delle opere di Picasso relative alla mostra 2012 a Palazzo Reale.
-
-