Paolo Patanè riferisce di questa aggressione: «Questo episodio segna davvero un limite insopportabile. E’ tragicamente simbolico che uno dei massimi dirigenti nazionali di Arcigay sia stato vittima di questa spregevole aggressione omofoba. A Coppola e agli altri ragazzi va la mia solidarietà, carica di rabbia per la brutalità ingiustificabile, l’odio subito e per una battaglia che si infrange sempre su un muro di scandaloso silenzio ideologico». I gestori della discoteca, però, smentiscono l’accaduto: «Escludiamo categoricamente che quei ragazzi siano stati aggrediti dai nostri buttafuori» così si difende Samuele Lama, uno dei soci del locale, «La lite è avvenuta all’esterno e i nostri addetti alla security sono intervenuti per sedarla. E l’unico ad aver riportato una leggera contusione è proprio uno dei nostri vigilanti. Siamo stati noi, del resto, a chiamare i carabinieri. Davvero non possiamo essere accusati di omofobia, visto che con noi lavorano anche ragazzi gay».
Nel frattempo sono arrivate dure condanne all’accaduto da parte del mondo politico: il deputato Paola Concia (Pd), chiederà un’interpellanza parlamentare sull’accaduto, mentre Franco Grillini (Idv) definisce l’accaduto un fatto gravissimo, derivante da un grave problema culturale legato a razzismo e maschilismo e afferma che chiederà in Parlamento una nuova legge contro l’omofobia.
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