Il pub è una delle attrattive britanniche più famose e allo stesso tempo più sconosciute ai viaggiatori. Quindi anche se il topic può sembrare scontato penso meriti un approfondimento, specie per quegli italiani che affrontano lo UK per la prima volta. L'argomento sarebbe molto vasto, quindi mi scuso subito se devo essere schematico per motivi di spazio.
Una prima legge fondamentale che dovete tenere a mente è che un pub non è un bar, anche se gli assomiglia.Pub è l'abbreviazione di public house [casa pubblica], ed è il locale dove tradizionalmente si va a bere e si sta in compagnia. La storia di questa attività commerciale è abbastanza corposa. Quindi taglio corto dicendo che si fa risalire addirittura alle tabernae degli invasori romani, per poi passare nei secoli da abitazioni e locali che fornivano alcolici, cibo, alloggio e cambi di cavalli, fino ad arrivare alla sua forma moderna.
Spesso un pub ha nomi fantasiosi che accostano due sostantivi, tipo L'Aratro e il Bue o La Nave e la Mitra, o anche irriverenti e sovversivi: infatti in tutto il Regno Unito non si contano gli esercizi che si chiamano La Testa del Re o La Testa della Regina.Da locanda per viaggiatori il pub è man mano diventato un'istituzione sociale ed un luogo di ritrovo, dalla grande città al piccolo villaggio. La casa britannica tipica ha ambienti piccoli, e la gente povera viveva in stamberghe, quindi il pub diventava una specie di salotto pubblico dove ci si poteva intrattenere con amici e conoscenti. E la sua funzione consolatoria, dopo parecchie ore di lavoro in miniere, porti o fabbriche malsane, è talmente scontata che non dovrebbe essere nemmeno citata.
Un pub lo potete trovare indicato anche come free house, tavern o inn, tutti nomi che richiamano antichi tipi diversi di servizio ma che oggi sono sinonimi. Interessante è la distinzione tra public house e free house. Una volta la free house era una casa che, appunto, poteva fornire liberamente cibo, bevande e alloggio ai viaggiatori. Oggi la free house è semplicemente un pub che non è legato da contratti con marche particolari di birra, e quindi vende liberamente quelle che vuole. La distinzione non è sempre categorica, e a volte i nomi sono praticamente intercambiabili. Il padrone di un pub è chiamato publican o landlord, mentre noi semplici clienti siamo patrons.
Il pub ha sempre avuto una certa nomea malfamata, come del resto i nostri bar italiani. A riprova di ciò, fino a non molti anni fa i vetri di questi locali erano oscurati per occultare chi c'era dentro. Un bravo per chi di voi ha colto che è esattamente come accade oggi per le sale slot, i night e i disco-bar... Ora però le cose sono cambiate, e moltissimi pub non sono più le bettole descritte nei film e nei romanzi. Adesso ci si può sedere in eleganti ambienti, a volte modernisti ed a volte storici, o in estetici dehors con vista mare, lago o fiume.
Fondamentalmente questi esercizi si dividono in due categorie: family welcome [per famiglie al completo] o for adults only [solo per adulti] (a Chester ne ho trovato uno che si definiva orgogliosamente family hostile [ostile alla famiglia]). Non c'entrano preferenze personali o eventuali spettacoli porno, ma solo il libero accesso o meno ai minorenni. Un po' a tutela dei pargoli, un po' perché nello UK si ha ancora il coraggio di ammettere che i bambini possono disturbare. Alcuni locali sono salomonici: family welcome fino alle 20.00 o alle 21.00, e family hostile da lì in poi.
Tradizionalmente al pub si bevevano solo birra e superalcolici, e gli avventori potevano portare il cibo da fuori (come nelle nostre osterie). Ma i tempi cambiano, e tutti prima o poi debbono cambiare con loro. Perciò sono arrivati gli analcolici, il vino, gli snack, la musica ed infine pranzi e cene (con tanto di caffè finale). Il cibo offerto va dai piatti precotti forniti da catene di catering, alla haute cuisine (tanto che è nato il neologismo gastropub), passando per la classica cucina casalinga.
Al pub però non si fa servizio ristorante: voi scegliete un tavolo, leggete il menu, ordinate al bancone indicando a quale tavolo siete, e qualcuno vi porterà i piatti. Il bere invece lo si deve sempre andare a prendere rigorosamente da soli.
E naturalmente in tanti pub si può anche alloggiare, come ho fatto io diverse volte.
Volete qualche indirizzo? Ecco la piccola guida dei Pub che Giovy ha scritto per voi!