24 settembre 2014 di Redazione
[Dalla Prefazione di Vincenzo D'Aurelio]
Tabelle fu un antico feudo ricadente in territorio di Nardò (Le). Come spesso accade e nonostante il ruolo storico avuto nei secoli passati, molti luoghi spariscono dalla memoria comune diventando parte dei ricordi obliati. Questo è ciò che potrebbe accadere anche per Tabelle ma il lavoro di Riccardo Viganò rappresenta uno dei primi contributi importanti per riportare alla luce le vicende di un feudo già attivo dall’XI secolo.
Lo studio si propone per essere una guida ma dagli spunti e dalle riflessioni dell’autore si ha la netta sensazione di leggere la prima parte di un vero e proprio saggio microstorico. Difatti è lo stesso autore a sollecitare ulteriori indagini, specialmente dal punto di vista archeologico, le quali potrebbero dare certezza alle tante ipotesi che il Viganò formula nel corso dell’esposizione. “Genesi, storia e archeologia di un feudo”, pertanto, sono da considerarsi gli spazi d’indagine nei quali l’autore si è mosso non superando mai il limite di ciò che può essere documentato. È proprio questo rigore scientifico utilizzato nella ricerca che permette di dare peso alle presupposizioni formulate.
Chi comprende l’importanza del nostro vivere quale propagazione di ciò che la storia ha promosso per l’avvenire di una certa società, non è solo sensibile alla ricostruzione del passato locale ma, soprattutto, è fortemente intenzionato a far rivivere, attraverso la narrazione, quei luoghi dove il passato è lo sfondo di una umanità della quale noi conserviamo i retaggi. È questa, credo, la filosofia del “fare” ricerca microstorica ed è la stessa che si sposa con l’irrefrenabile passione del Viganò ovvero quella di scrutare nei meandri del tempo al fine di rimuovere la polvere dei secoli.
La microstoria non è nuova a indagini che abbracciano un lungo periodo pur evadendone le periodizzazioni fondamentali, com’è evidente in tale guida, e l’importanza di questo lavoro risiede proprio nella volontà di voler ricostruire minuziosamente la storia di una piccola comunità che sfuggendo alla storia di vasta scala è comunque effetto di essa.
Molti elementi contenuti nel testo si rivelano indizi minimi, a volte casi individuali, ma se interpolati con le conoscenze storiche che già si possiedono dei nostri luoghi, sarà facile confermare l’esistenza di un fenomeno dal carattere generale che proviene dalla grande storia e si realizza, secondo precisi schemi e modelli sociali, nel locale.
Lo studio del Viganò, dunque, apre la strada ad un ampio studio microstorico che potrà portare a conoscere molto meglio il territorio di Tabelle e ciò sarà fattibile solo se il territorio sarà investigato sia dal punto di vista archeologico e statistico-quantitativo, sia da quello storico-sociologico. L’intersezione delle notizie assunte con quelle forniteci dalla storia “tradizionale” potrà allora dare l’effettiva dimensione della portata di quei fatti che tanto influirono sulla vita della comunità di Tabelle.