Il cielo è limpido. Due piccole stelle brillano alte urlano, si abbracciano, amano, si amano. Sono felici di essere vive. Tu, imprevedibile luce, minima, silente entri fugace in me. Muta vuoi urlare, abbracciare, amare, essere amata anche tu. Cerchi la tua vita. Ti aggrappi alle mie pareti scivolose. Sei debole. Vuoi cure. Non puoi averle. Inconsapevoli combattiamo ognuna la propria battaglia. Vogliamo vivere. Fragile, tu non resisti. Nessuno sa che ci sei, nessuno potrà mai amarti, nessuno saprà mai niente di te. Leggera te ne vai, piccola luce senza volto, piccola luce senza vita.
Elisabetta Bagli (Madrid, 6 novembre 2010)
Torna indietro