Piccole bugie tra amici

Creato il 11 aprile 2012 da Cinefilante
  • Lunedì 9 aprile ore 21.00 Cinema Lux di Via Massaciuccoli, al secondo tentativo che sabato i posti erano esauriti.
  • Sala 1 piena che non ci si crede.
  • Pubblico indisciplinato. Circondati da:

  1. Babbione che non stanno zitte e commentano come se fossero nel salotto di casa loro più volte redarguite ma incuranti.
  2. Coppie che lui le deve spiegare tutto perché lei non capisce un cazzo
  3. Frenetici scartatori di caramelle


Due ore e venti che dopola prima mezz'ora ora si sospettano, a ragione, tremendamente inconcludenti.Film corale che rimane in bilico sulla superficie di un vuoto totale.Les petits mouchoirs, che initaliano diventa il subdolo Piccole bugie tra amici, instilla nello spettatorela speranza che ci possa essere tutto un susseguo di piccoli intrighi, che possa essere l'ennesimo gioiellino francese a cui abbiamo fatto l'abitudine da un paio d'anni a questa parte, purtroppo niente è più lontano dalla verità.Un gruppo di amici se ne vain vacanza nonostante uno di loro abbia avuto un incidente e si trovi in fin divita in ospedale.I loro egoismi e le loro piccole beghe personali sono ilperno attorno al quale ruotano le loro esistenze. C'è il novello omosessuale,la pseudo intelletuale liberamente zoccola che aiuta i bambini dell'Amazzonia,il ricco ossessivo compulsivo più vari altri che non lasciano traccia... Ad un gruppo di amici cosìci sarebbe solo da prendere un'asse di legno piatta e sbattergliela in facciadi piatto. Tutti si baciano continuamente, si abbracciano con un'assiduità trail lezioso e il fastidioso, il contatto fisico è perenne e continuo, baci sullafronte, carezze, sempre vicini vicini... però in definitiva ecco... se uno habisogno loro voltano le spalle.Il soggetto ci sarebbe tuttoma è la sceneggiatura ad essere vacante con tentativi multipli falliti di aprirsialla commedia, insistendo su immagini quasi pubblicitarie, cartolinesche e su dialoghi pressocchè inutili, senza entrare mai nel dettaglio.Chi ha voglia di andare avederlo solo perché tra gli attori figura Jean "The Artist" du Jardinsappia che il suo ruolo è poco più di un cameo.Sicuramente più di sostanzal'interpretazione di Cluzet, attore sorprendentemente in crescita e di unabravura smisurata,  già interprete del precedente film del regista Canet, ugualmente penalizzato da macroscopiche incongruenze. Sconsigliato.Ho subito pensato che Piccole bugie tra amici sarebbe stato il titolo perfetto per Comme un image di Agnes Jaoui che invece all'epoca venne tradotto con l'orrido Così fan tutti. E appunto ecco un vero piccole bugie tra amici... gustoso, irriverente e divertente!

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