Questo è un elenco personale di quello che penso che siano delle piccole manie quotidiane dei brasiliani. Senza malizia o cattiveria, solo per mostrare quello che vedo tutti i giorni. Iniziamo dalla cucina.
FRULLATORE È difficile trovare una ricetta brasiliana senza che si dica di usare un frullatore (liquidificador). Che tu debba triturare, grattugiare o spremere, sempre ti consigliano di usare un frullatore. Devi fare una torta? Usa il frullatore. Devi tritare delle mandorle? Usa il frullatore. Devi grattugiare una carota? Usa sempre il frullatore. Da noi in Italia si usano vari elettrodomestici per cucinare, ma siamo abituati ad usare le mani. Io ho un frullatore e una piccola impastatrice (batedeira) ma non li uso quasi mai. Preferisco il vecchio sistema col cucchiaio di legno e olio di gomito. D'altronde, l’espressione “mani in pasta” è tipicamente italiana.
BILANCIA Qui quasi nessuno usa la bilancia. I metodi di misura sono le xicara (tazza da tè) e colher (cucchiaio). Quindi nelle ricette brasiliane troverete qualcosa come “1 xicara de farinha de trigo” o “2 colheres de azeite” o anche “3 colheres de chá de açúcar”. E visto che parliamo di ricette, non possiamo non menzionare una delle manie preferite dei brasiliani:
LATTE CONDENSATO Iniziamo col dire che i gusti degli altri non li discuto (anche se avrei molto da dire) però che qui si usi il latte condensato a sproposito è vero. I brasiliani non riescono a fare una crema senza usare questo ingrediente. Se noi italiani usiamo uova e zucchero per fare una deliziosa crema pasticcera, qui usano latte condensato con aggiunta di zucchero, cioccolato in polvere e altre amenità, così da formare un intruglio dolciastro e nauseante. Torno a dire, i gusti non li discuto (anche se sembra il contrario) ma quando si esagera si esagera!
CHURRASCO Parlare di churrasco in Brasile è come parlare di novelas: è qualcosa di sacro, intoccabile. Però… a me piace la carne alla griglia e la trovo più salutare di quella cucinata normalmente, dato l’assenza, o quasi, di uso di grassi. E penso che andare in una churrascaria sia una delle migliori esperienze da fare almeno una volta nella vita. Qui il churrasco è quasi legge, nel senso che praticamente ogni domenica la gente si riunisce per mangiare insieme della buona carne cotta sulla brace. Il problema è che per me “mangiare” vuol dire preparare qualcosa di commestibile e sedermi tranquillo a tavola, proprio per gustare in santa pace quello che mi piace. Qui è diverso, nel senso che se, per esempio, fanno una costoletta alla griglia, quando è pronta la tagliano a piccoli pezzi e ognuno prende con le mani o uno stecchino qualche pedacinhos e mangia. L’idea di sedersi comodamente a tavola e accompagnare una bella bistecca con, che so, una insalata, non è della cultura dei brasiliani. Per carità, quando vai a mangiare in una churrascaria è completamente diverso, essendo un ristorante, ma se sarete invitati, come spesso avviene, a un churrasco in famiglia, aspettatevi delle cose diverse che in Italia. E d'altronde non potrebbe essere diversamente. Ah, dimenticavo: per i brasiliani il churrasco è la miglior comida del mondo, ma di questo ne parleremo più avanti.
BIBITE GELATE Allora… siamo in un paese tropicale, dove la temperatura media è di 30° tutto l’anno, quindi ben vengano le bibite fresche. Il problema è che, come sempre, qui in Brasile si esagera. Qui non esiste il termine “fresco”. Qui è o calda o gelata. E quando dico gelata intendo proprio… GELATA! È un vero peccato questo, perché a mio avviso una Coca o, peggio ancora, una birra troppo fredda toglie il gusto alla bevanda e diventa più difficile da assaporare. Sarà perché sono italiano, quindi so per principio che, per esempio, alcuni vini vanno serviti a 4°, altri a 8° o 14°. Quindi quest’idea che tutto deve essere GELATO non mi convince. Ma de gustibus…
E per finire in campo di comida, non possiamo non menzionare il fatto che i brasiliani siano, almeno penso, l’unico popolo che usa le posate al contrario. È vero che in questo modo mangiare arroz e feijao risulta più comodo, però mi sembra che riso e fagioli si mangino anche in altri paesi, eppure nessuno usa le posate come fanno qui. Non è certamente una critica, ma solo una curiosità che si noterete fin dal primo giorno che arriverete in Brasile.
BERMUDA E BONÉ È la divisa tipica dei giovani, ma non solo, brasiliani. Li puoi riconoscere in qualunque parte del mondo. Per quanto riguarda i bermuda nulla da ridire, sempre a causa del clima tropicale. Però a volte mi sembra di essere in spiaggia invece che in centro città. E se non mettono i bermuda allora usano i jeans. Pantaloni classici, quelli “social” qui si usano poco. I brasiliani sono un popolo molto casual. Il boné, che non è nient’altro che il cappellino da tennis, è sempre usato, anche in casa o al ristorante. Verrebbe voglia di dirgli che l’etichetta non prevede un cappello in tavola o dentro casa, ma è meglio lasciar stare.
PANTACOLLANT E se gli uomini usano i bermuda, le donne, per la gran maggioranza, usano i pantacollant, o leggins. Ora, da uomo a uomo, finché vediamo una bella ragazza giovane con un bel fondoschiena indossare uno di questi abbigliamenti, ben venga. Ma il problema è che qui non hanno “vergonha na cara” e di conseguenza è facile vedere donne di qualunque età, peso o corporatura indossando questi tipici pantaloni.
SCARPE DA TENNIS Abbiamo detto che i brasiliani sono molto casual, quindi quali potrebbero essere le scarpe ideali? Sicuramente i tennis! Uomini, donne, bambine e ragazzi, tutti con tennis. Se non tennis, chinelos. Hanno inventato addirittura un nuovo tipo di scarpe, gli sapatenis (acronimo formato dalle parole "sapatos", cioé scarpe, e "tenis"), cioè dei tennis un poco più “eleganti” e discreti. Ma sempre tennis sono.
CAMICETTE Altro articolo casual. Da abbinare sempre con i bermuda. È considerato inelegante usare una camicia, anche colorata, con i bermuda, sempre deve essere una camicetta. Anche sul lavoro cosa ti danno? Una bella camicetta con stampato il nome o il logo dell’impresa. Camice? No, troppo impegnative.
CRAVATTA Penso che i brasiliani siano allergici alle cravatte. Gli unici posti dove le vedo sono in banca, dove diligenti impiegati, ma non tutti, la usano a volte con abbinamenti non sempre azzeccati. Anche se vai a un matrimonio, una cresima o una festa importante, difficilmente vedrai una cravatta.
SHOPPING CENTER Sono una delle grandi passioni dei brasiliani. La domenica cosa fai, vai a fare un giro in centro? Certo che no. Si va tutti allo Shopping. Hai fame e vuoi mangiare qualcosa, dove vai? Allo Shopping. Hai un incontro con un amico/a, dove vi trovate? Allo Shopping. Forse perché passeggiare per le strade è pericoloso, forse perché le città non offrono punti storici o tipici come in Italia, ma qui si passeggia guardando le vetrine dei negozi nei centri commerciali, non sotto i portici o gallerie come nelle nostre città.
E visto che parliamo di commercio, non possiamo evitare di menzionare due catene di negozi importanti: SHOPTIME e CASA BAHIAS. La prima è famosa perché è sinonimo di qualità (e sulla “verdadeira” qualità dei suoi prodotti avrei molto da dire, ma non è lo scopo di questo post). Però vi assicuro che se dite che quel determinato prodotto l’avete acquistato su Shoptime, di sicuro penseranno che sia ottimo. La seconda, Casa Bahias, è la catena più famosa in assoluto qui in Brasile. Penso che non esista brasiliano, ricco o povero che sia, che non abbia comprato qualcosa in questa loja. E sulla qualità non mi pronuncio.
Altre piccole manie, non inquadrabili nelle categorie sopra descritte, sono:
FACEBOOK Secondo alcune statistiche, più dell’80% dei brasiliani usano quotidianamente Facebook. Hai mal di pancia? Devi dirlo su Facebook. La tua donna ti ha lasciato? Vai a sfogarti su Facebook. Cerchi un lavoro? Cosa c’è di meglio di Facebook?
MANICURE I brasiliani sono un popolo molto vanitoso, uomini o donne che siano. Amano curare il proprio corpo e così si vedono palestre, parrucchieri e saloni di bellezza sempre strapieni. Per non parlare poi della enorme vendita di prodotti di bellezza e di igiene personale. Ma una cosa che mi sorprende sempre è la mania delle unghie. Tutte le donne, ma proprio tutte, di qualunque età, vanno regolarmente a fare la manicure e pedicure. Ed è quasi d’obbligo che ogni parrucchiera, anche della più infima categoria, debba avere un servizio di manicure nel suo salone. Caso contrario i suoi affari saranno disastrosi.
DIO Le espressioni brasiliani sono sempre piene di Deus. Graças a Deus, fica com Deus, Deus te abençoe, ecc. Trovo engraçado che un popolo così religioso si dimentichi del 2° Comandamento: non nominare il nome di Dio invano.
PESARSI Tutte, o quasi, le farmacie brasiliane hanno una bilancia. E tutti, o quasi, i brasiliani entrano in farmacia solo per pesarsi. Tanto è gratis!
QUEM FALA? Una cosa che trovo divertente è quando qualcuno ti telefona. Tu dici “Aló” e loro ti rispondono “Quem fala?” Come chi parla? Sei tu che mi hai telefonato, e non sai a chi? Ah, meu Deus (visto, sto diventando anch'io mezzo brasiliano)!
UFANISMO Questa è la mania, ma per conto mio un grave difetto, di tutti i brasiliani. Secondo loro il Brasile è il paese migliore del mondo, con la natura più esuberante, le spiagge più belle, le donne migliori, la musica più bella, ecc. Tutto qui, secondo loro, è il meglio che si possa trovare nell'Universo. Questo metodo di pensare, così odioso ai miei occhi, è qualcosa che porta un triste lato di antipatia a questo splendido popolo. Ma non c’è modo di fargli cambiare idea o di spiegargli che esistono posti migliori. Ho già provato in tutti i modi ma non c’è verso. Il Brasile per loro è il centro del mondo.
NEYMAR Questa non è una mania ma una vera e propria ossessione. Che lui sia un ottimo giocatore non si discute, ma venerarlo quasi come un dio mi sembra esagerato, specialmente adesso che non gioca più per il Santos ma per il Barcellona. Pur non facendo più parte delle squadre nazionali non c’è giorno che passi senza che qualche giornale non parli di lui. Neymar ha fatto questo… Neymar ha fatto quest’altro… sempre a parlare di lui. Capisco che i brasiliani adorino il calcio, ma questo va aldilà di una vera e sana passione.
Bene, per il momento non mi viene in mente nient’altro. Spero che nessun brasiliano si offenda per quello che ho scritto. Vi assicuro che non era mia intenzione criticare o svalorizzare qualcuno. Abraços!