Il racconto di alcune situazioni vere.1) Come arrivare al aeroporto di Bologna
Per arrivare all’aeroporto di Bologna, ancora sulla tangenziale, c’era sempre l’indicazione sulla segnaletica stradale dell’”aeroporto”. Semplice, efficace, e supportato da un’icona esplicativa. La parola aeroporto non è inglese, ma pur per uno straniero (direi che un aeroporto fa parte di quei luoghi altamente frequentato da stranieri), la versione inglese “airport” non è troppo differente quindi c’è una bella affinità.
Ma non si sa perché, la scritta sul cartellone della tangenziale è stato modificato incollando sopra la parola aeroporto il nome “Marconi”. Rimane il segno del aeroporto, ma stranamente molto debole. Ora, per i più versati e frequentatori dell’aeroporto, la denominazione Marconi facilmente è deducibile dal nome Guglielmo Marconi, nome dello stesso aeroporto. Ma uno straniero? Che fa percorrendo ad almeno 90 km a ora? Inizia a far speculazioni o tira ad indovinare?La coerenza non ha fine. Una volta uscita e arrivata alla prima rotonda, sparisce il nome Marconi e torna aeroporto. Una conferma o un'altra cosa? E infine, una volta felicemente parcheggiata l’auto, ci si mette in pista per raggiungere il terminal, seguendo le indicazioni per … aerostazione. Altrimenti, che fine fa la creatività se non viene utilizzata nella segnaletica dei luoghi pubblici.