piccole storie per tranquillizzare i bambini

Creato il 02 gennaio 2009 da Luci

mentre mi guardo con felicità il regalo che giorgio curioso ha ricevuto per natale (un librino bellissimo: Curious George Goes to a Chocolate Factory) da Claudinamonamùr che è purtroppissimo già tornata a casa, mi tornano in mente i racconti dell’ultimo dell’anno sul catechismo del terrore che ci siamo raccontati.

il catechismo del terrore non so quando abbia avuto inizio, ma era una tecnica pedagogica piuttosto in voga con noi pargoli nati a metà degli anni settanta. ne ho avuto la conferma chiacchierando col mio amico stefano e con un pochino di altra gente che è cresciuta con suore, catechiste folli, preti allucinati.

alcuni concetti, diciamo così, sensibili, ci venivano spiegati in una maniera decisamente originale.

partiamo dalla storia più divertente che ci ha raccontato stefano l’ultimo dell’anno e poi le altre.

storia numero uno: il pinocchio pornografo

 al catechismo, un bimbo più scafato degli altri, chiese alla maestra cosa fossero i giornalini porno.

la domanda fu seguita da uno sghignazzìo generale e un dar di gomito.

la maestra, un pochino turbata, disse: “adesso non ve lo posso spiegare, ve lo spiego la prossima volta”.

la volta dopo i piccoli lupi erano tutti al catechismo, per sentire la spiegazione.

e la maestra incominciò.

una sua amica, la sera prima di addormentarsi, lesse un giornalino porno. e alla fine nel buio vide un grande fuoco ma non gli dette importanza e si addormentò.

e la mattina…

aveva i piedi bruciati!

applausi a scena aperta.

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seconda storia: la madonna cattivissima

questa bellissima storia didattica ce la raccontò suor maria al campeggio per adolescenti all’isola d’elba.

avevamo 12 anni e dormivamo, solo donne, in camerate, ogni camerata aveva una suora. noi avevamo suor maria. che ci raccontò questa storia per farci addormentare.

mi addormentai una settimana dopo.

dunque. questa è la storia di un ragazzo che non voleva mai dire le preghiere. e la sua mamma si raccomandava sempre.

“dì almeno una ave maria alla madonna!”

ma lui, testone, nulla.

una sera la mamma lo implorò.

“se vai in discoteca, dì almeno un’ ave maria, la discoteca è un posto pericolosissimo!”

il ragazzo disse un’ ave maria, mandò in culo la mamma (questo suor maria non ce lo disse) e se ne andò in discoteca.

mentre ballava sentì una mano toccare la sua spalla.

e una voce che gli diceva: “vai fuori”.

e non era il francobollo che aveva appena leccato. era la madonna.

lui andò fuori, e appena fu uscito la discoteca prese fuoco e lui fu l’unico a salvarsi.

notevole nevvero?

praticamente secondo suor maria la madonna avrebbe salvato un pirla che aveva detto una ave maria controvoglia per far star zitta la mamma bigotta e avrebbe incenerito tutti gli altri. amen.

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l’ultima storia la lessi in un librino per bambini che trovai in casa della mia nonna, ma che a onor del vero, credo fosse stato scritto negli anni cinquanta. la sostanza non cambia molto, forse lo facevano leggere alla mia mamma, chissà, in modo da avere generazioni di veri cristiani educati al senso vero della fede.

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non nominare il nome di dio invano

c’era una volta una bambina che nominava il nome di dio invano.

se litigava col fratellino gli diceva: “ah, possa il signore farti seccare la lingua!”

oppure a un amichetto: “ah, possa il signore farti cadere un braccio!”

un giorno, il signore, stufo di sentirsi nominare invano decise di fargli un bello scherzetto.

ogni volta che la bimba lo nominava invano lui avverava quello che diceva.

e così un giorno disse al fratellino: “ah! possa il signore farti diventare cieco!”

e zot! il bambino iniziò a piangere perchè non vedeva più nulla.

la bambina si spaventò a morte e per tutta la vita non osò mai più nominare il nome di dio invano.

ecco. anche questa storia ci spiega come il signore onnipotente, che ama tutti noi, abbia reso cieco un bambino per spiegare alla stronza della sua sorella che non lo deve nominare.

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hanno proprio ragione i presbiti intercostali di montecatini! trova il signore, PRIMA CHE LUI TROVA TE!


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