Piccoli cinghialetti crescono

Creato il 27 marzo 2012 da Mammaecocheap
Cinghialetto ha 15 mesi e poco più. Cammina spedito alla scoperta del mondo, ma sa che la mamma è un porto sicuro, dove torna spesso per rifocillarsi alla tetta. E già, ancora allattiamo! (scandalo!)
Al nido sono - credo- l'unica ad allattare dopo l'anno di età e le educatrici hanno fatto capire che secondo loro non è un comportamento corretto perché così facendo ostacolo la sua crescita. Purtroppo l'allattamento prolungato nella nostra società è visto come un comportamento deviante, si crede che la mamma sia un po' morbosa e abbia paura di veder crescere il proprio figlio. Io penso solo che mio figlio ha 15 mesi e ancora ha tanta voglia di ciucciare come coccola e non vedo perché debba negargli questo meraviglioso conforto. Per il resto osservo orgogliosa i suoi progressi e cerco di essere al suo fianco nella sua crescita.
Al nido non è sempre stato facile, soprattutto affrontare il distacco del mattino (passato quello, mi assicurano, è un bimbo sereno): di solito devo consegnarlo nelle braccia delle educatrici salutarlo e scappar via velocemente, perché se solo mi fermo un po' di più lui viene in braccio e mi cerca la tetta (scandalo! scandalo!).
Oggi invece mi sono fermata e Cinghialetto mi ha stupito. Ha giocato senza considerarmi troppo. Dopo un po' ha preso il suo peluche Doudou ed è venuto da me piagnucolando: chiari segnali di richiesta latte. Ahi, ahi! L'ho preso in braccio, l'ho baciato e con estrema calma gli ho detto: "E' ora della merenda adesso, non della tetta". A quel punto è sgambettato verso la mensa (per fortuna stavano veramente portando la colazione se no ero fritta!) e da lontano si è girato a guardarmi sorridendomi, poi è stato raggiunto da una sua amichetta e insieme sono andati a mangiare!
Beh, mi sono sciolta! Per la prima volta ci siamo salutati così, senza sceneggiate (Cinghialetto è stato ribattezzato  "Mario Merola" al nido, perché capace di passare da uno stato di quiete al pianto più disperato in 2 secondi e viceversa, il tutto senza versare neanche una lacrima.
Quando vado a prenderlo allattarlo è la forma più naturale per dirgli: eccomi qua di nuovo, mi sei mancato ti voglio bene!

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