Piccoli grandi film francesi da scoprire: il talento di Valérie Donzelli
Creato il 22 gennaio 2012 da Persogiadisuo
LA REINE DES POMMES
di Valérie Donzelli
Francia, 2010
Con Valérie Donzelli, Jérémie
Elkaïm e Béatrice De Staël
Genere: commedia indipendente
intellectual-chic alla francese
DOVE VEDERLO: qui, sul sito di MyFrenchFilm Festival.
In
una frase: I could never be your woman
(Per entrare nel giusto mood vi
consiglio di vedere prima questo storico video e poi guardando il film capirete
il motivo).
Se ti piace guarda: i film
musicali di Christophe Honoré e François Ozon.
TRAMA
Adèle (Valérie Donzelli)è stata mollata dal suo
ragazzo e non ha più voglia di vivere. Una vicina di casa la porta così
all’unica persona che si possa prendere cura di lei: una cugina, con cui tra
l’altro non è nemmeno in ottimi rapporti.
La imbottisce di tranquillanti e
la porta al parco, poi se ne va a lavorare. Qui Adèle conosce Pierre, ragazzo
timido e razionale, ma i loro incontri pomeridiani vengono interrotti perché la
ragazza ha trovato lavoro come babysitter. Il lavoro va bene, ma la ragazza diventa
l’oggetto del desiderio di Jaques, che però è troppo ansioso e precipitoso.
Infine, al solito parco Adèle ha
un colpo di fulmine: Paul. Basta uno sguardo per far innamorare follemente i
due e giurarsi amore eterno. Peccato che vedersi sia difficile e quando i due
si vedono, Paul le chiede di masturbarsi, bendata, nel parco..
Insomma Paul rappresenta l’amour
fou, e anche l’eros.
Ognuno rappresenta una
caratteristica diversa di cui Adèle ha bisogno ed è fantastica l’idea di
utilizzare lo stesso attore per interpretare tutti e tre i ragazzi.
RECENSIONE
Film deliziosamente folle,
divertente, sagace, ricchissimo di trovate davvero riuscite e incredibilmente
low-cost (e si vede, ma in fondo che importa se le idee sono così buone?)
Applausi a Valerie Donzelli che
l’ha scritto, diretto, interpretato, musicato e cantato (ogni tanto i
personaggi cantano, come succede a volte nel cinema francese!).
I punti di forza sono una
sceneggiatura validissima, impreziosita da dialoghi perfetti e personaggi
magnificamente caratterizzati, come l’adorabile protagonista, Pierre e quella
cugina (l’esordiente Béatrice De Staël), all’apparenza scontrosa e distante,
che man mano impariamo a conoscere per quello che è veramente.
L’attore che riveste il triplice ruolo di Pierre,
Jacques e Paul non è altro che Jérémie Elkaïm, compagno della
regista, nonché co-cosceneggiatore. Un film fatto in famiglia, come del resto
lo è anche il successivo, La guerre est déclarée, presentato allo scorso
Festival di Cannes e trasformatosi in breve nel film francese più premiato
della stagione, dopo l’imbattibile The Artist. Chi l'ha visto, come l'amico Onesto e Spietato (clicca qua per la sua recensione) ne ha ha parlato con entusiasmo.
Perché vederlo: Perché si ride
spesso, si sorride sempre e sempre col cervello. E perché è impossibile non
innamorarsi di questi strampalati personaggi, così folli e allo stesso tempo
reali.
Ma anche perché vi è una delle
scene di sesso più divertenti mai viste al cinema.
Scena cult: ce ne sono almeno una
decina, ma cito quella del sesso in auto.
VOTO: 7,5
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