Piccoli problemi tecnici

Da Astonvilla

Ma come, porcaccia eva, prima di lasciare l’America strappata a quel comunistone di Obama dalla destra patriottica e magari un filino appena appena razzista del Tea Party, che infatti sta precipitando come un ferro da stiro in mare, ascolto il TGUno del Minzotin, il buon giornalismo in scatola, che tutto va bene signora mia, che le galline fanno il latte, i somari volano e i miliardi piovono sul Sud come monsoni in India. Leggo il Foglio, che è il giornalino intelligente anche se purtroppo semiclandestino prodotto dalla Premiata Ditta “Silvio e Paolo Balle e Imballaggi” per avere conferma che Berlusconi è stato “misurato e concreto” e il suo discorso (scritto da Ferrara) modestamente molto buono e respiro sollevato. Poi sbarco nella sempre più lugubre e cavernosa Malpensa, quella che Bossi e compagni della brughiera dovevano salvare e fare grande mentre è soltanto sempre più vuota e scopro che qui a Milano va a puttane anche la Borsa e non osano neppure dare le cifre del disastro (”per un problema tecnico”, nel senso che forse Abdul il clandestino che scopa le cartacce deve essere inciampato in un filo della luce facendo saltare tutto). Come dite? E’ normale che Berlusconi e il suo governo vadano a puttane e ci portino l’Italia, purtroppo nella parte della puttana? Vabbè, ma allora ditelo prima che uno arrivi, che risparmia anche il biglietto.
VITTORIO ZUCCONI

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