Il borbottio della pentola si fonde di colpo con un misterioso e prolungato suono metallico proveniente da quella tasca. La bimba non saltella più e guarda il babbo che le sorride, le sorride con le labbra e anche con quei suoi bellissimi occhi azzurri: lei ora lo sa , è sicura che da quella tasca uscirà ... cosa uscirà mai...? Non saltella più e aspetta. Aspetta e "ascolta", insieme a quel suono metallico, il dialogo muto di babbo e mamma; è un dialogo di eloquenti e rapidi sguardi tra loro ... " ...ma cos'hai comprato mai? ...lo sai che si deve risparmiare..."...sì lo so, non avrei dovuto, ma..."
Da quella tasca uscì un gattino di latta caricato a molla che correva e si rotolava sul pavimento portando con sé una pallina colorata.Per me, che ricevevo un solo giocattolo all'anno la notte della Befana, quella sera di febbraio del 1955 è una nitida fotografia a colori nella memoria del cuore.
E quel gattino di latta è tra i miei tesori più preziosi.