Una matrioska o matriosca (in russo: матрёшка – matrëška ascolta), è un caratteristico insieme di bambole, tipico della tradizione russa, che si compone di pezzi di diverse dimensioni realizzati in legno, ognuno dei quali è inseribile in uno di formato più grande. Ogni pezzo si divide in due parti ed è vuoto al suo interno, salvo il più piccolo che si chiama “seme”. La bambolina più grande si chiama invece “madre” (wikipedia)
da L’estensione del piccolissimo
10.
sparite a procedere non restano
che gli occhi, scoperto infinito speco
di una cosa e simultaneo finire
nella sua cavità: l’ultima
non più cava era una bambola
la matrioska più piccola
chiusa in un atto
senza somiglianza
non più che un’interferenza
l’arco dispiegato del corpo
una catalessi di spighi ridosso
il calore che infittisce le spine
resta e non si vede nel refolo il vento
rigore e rudimento di stagione fredda
parvente come una dinamica
che non ci si accorge
di amare se non pontificando
sembianze venir meno lo scarto
di un passero, intatto e disperso,
alla conta del suolo come fosse
l’occasione persa del narrabile
nell’attimo di un’indecisione
dove i volumi in vista del cielo
erano illeggibili e i suoni incanutiti
in una misura piccolissima
9.
mai accaduto prima in quanto iniziato con un passo il succedere diversamente quantunque il succedere prima era uguale. Isolata da questo stacco la differenza sta in torto di avere l’orizzonte nella crescita e lievito bastante a produrre di concerto il giacere. E nessun rimedio menta lo stato di questo saperlo che tornata indietro dalle cose successe ridivento quella non stata: l’incontro di uno in cima e due battagliando il suo primato franoso, uno il facile che due gli pagava l’allegria come un atto di travaso sciolto sulla via opaca della miopia che uno piccola cosa e due una grande pietra a precludere che uno appena morire il filo serrato in pugno che due nasceva.
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