Piccolo Calimero

Da Momo @Kur0M0m0
A volte mi chiedo se sono io quella sbagliata.
Sbagliata con il suo metodo acerbo. Già, perchè ripeto, seguo schemi tutti con una logica mia. Provo a vivere intensamente, attimo per attimo, una lezione come se io stessa fossi uno studente.
A volte mi chiedo se sono io che sbaglio.
Parlo, parlo, le carte volano, intorno a me e ... parlo al muro. Molti ascoltano, altri parlano e ridono, quei molti li seguono e ridono.
A volte mi chiedo se sono loro quelli che sbagliano.
Parlano tra loro, ma poi si rendono conto dello sbaglio, e ritornano nel giusto, cancellando gli errori come se fosse una lavagna.
A volte mi chiedo se mai ce la farò a proseguire.
Già, a proseguire con quelle che sono delle lezioni serali, dove io mi sono assorbita non so quante persone, dove devo spiegare nella maniera più semplice una lingua che spesso e volentieri ripudio per la sua complessità, e dove in realtà vorrei essere tra le braccia del mio amore a ridere e scherzare.
E' così difficile capire dove sbaglio? E' così difficile imporsi e dimostrare che hai le carte per valere? Già, è difficile. Arrendersi non è la mia natura, ma nemmeno sorridere dopo un peso di alti e bassi, lezione dopo lezione....
A volte mi chiedo se mai continuerò nei miei sbagli.
Ammiro gli altri, così capaci e sicuri.
Mentre io mi rivedo riflessa stasera, con i libri in mano....
già, vedo il riflesso di me.... un piccolo Calimero che compie fallimenti, uno dopo l'altro.
Un piccolo Calimero, che nasconde le sue lacrime alla vista di conoscenti.
Ma ci sono quelle lacrime... ci sono.
E sono il peso dei propri sbagli.
A volte mi chiedo se sono io quella sbagliata.... forse sbagliate sono le mie lacrime, consumate e sprecate.
Eppure sono un piccolo Calimero. E piango.