Piccolo diario di viaggio: Isola di Vulcano

Creato il 24 settembre 2014 da Lamiacasanelvento
La vicinanza a luoghi di tanta bellezza, è per me un richiamo che inizia con l'arrivo di settembre. Affollatissime d'estate, queste isole sono paradisi di relax per il resto dell'anno; settembre con la sua calda scia, è il mese perfetto per godere di bellezza e tranquillità.

Due ore dopo la partenza in aliscafo dal porto di Reggio Calabria, i profili delle varie isole iniziano ad uscire fuori da quello che sembra un quadro perfetto. Vulcano è il mio punto di partenza. L'isola nera , con i suoi quattro vulcani e le fumarole gialle di zolfo, è un'enorme roccia lavica che domina sul blu. La mia camera tra mare e cielo, mi aspetta al Therasia Resort, a solo un km dal porto,nella penisola di Vulcanello: sole,rocce,tanto verde e fiori selvatici. Di fronte i faraglioni e l'isola di Lipari, tanto vicina da toccarla quasi allungando una mano; e lo spettacolo incantevole (meteo permettendo) di tutte e sette le isole dell'arcipelago.


In questa foto,da sinistra: Lipari;Panarea;Stromboli.

L'Hotel è lusso sofisticato; silenzio e tanto relax...
Il giro dell'isola,con la classica escursione in barca è imperdibile:

si salpa dal porto di Levante,
nella zona delle acque calde(sorgenti termali sottomarine),
costeggiando la penisola di Vulcanello.

Qui,enormi rocce vulcaniche derivate dall'improvviso raffreddamento di colate laviche dal Vulcanello,

hanno assunto forme tanto particolari,inquietanti e mostruose,
tanto da prendere il nome di "Valle dei Mostri".

Navigando verso nord-ovest,

ci si ritrova in quella lingua di mare che divide Vulcano da Lipari,
con i magnifici faraglioni a dominare il panorama.

Vento tra i capelli ,

si arriva alla splendida Grotta del Cavallo:
gli occhi vengono subito rapiti dai giochi di luce:
riflessi cobalto e smeraldo si alternano ad ogni raggio di sole,
in una danza che ricorda quella leggiadra dei cavallucci marini,
da cui deriva il nome della grotta.
Il mio primo tuffo,
con il cuore in gola...
non avevo mai visto un mare così:
un blu denso e avvolgente,tanto da non farmi vedere il fondo.
"come un salto nel vuoto...un tuffo per superare tutte le paure 

e le mie debolezze"
 Davanti a me la Piscina di Venere:
una grande vasca naturale,un anfiteatro di rocce di basalto,

con le sue acque poco profonde e cristalline dai riflessi turchese. Tra calette e strapiombi,sul lato più affascinante dell'isola,
lo sguardo si ferma sull'unica lingua di terra 
che scivola dolcemente verso il mare,
lì dove appare la torre bianca del Vecchio Faro
Una piccola baia nera:
la spiaggia del Gelso.
Oramai mi  tuffo senza paura,
anzi..il mare mi chiama e già sto nuotando verso la riva.
Ho voglia di affondare i miei piedi in quella sabbia fine,
colore dell'ossidiana.
Il fondale è di soli tre metri ed è ricoperto 
da un prato di alghe che ondeggia ad ogni capriccio delle correnti.

Il senso di libertà nelle acque di questo angolo di paradiso,
un'esperienza appagante e indimenticabile .
Non vorrei più andar via,ma il nostro giro prosegue...
mi sento proprio piccola adesso:
la natura qui è così presente,dominante.
Gabbiani come guardiani del cielo

e meduse danzanti nelle acque cristalline.
Punte nere e frastagliate,
pareti vertiginosamente verticali,
ancora grotte e scogli...
siamo già al porto di Levante...
Torno in Hotel,
appena in tempo
per godere dello spettacolo del sole sparire nel mare.
Con gli occhi pieni e la testa ancora lì,
in quei paradisi di unica bellezza
che vale la pena di vedere almeno una volta nella vita.





Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :