Intriganti già per l’originale forma a scaletta, con le pagine in robusto cartone che via via si fanno sempre più larghe, i due albi di Hervé Tullet pubblicati qualche mese fa da Franco Cosimo Panini: “Piccolo o grande?” e “Arrivo!”.
Adatti a bambini piccini, orientativamente dai 15-18 mesi, offrono allo stesso tempo un’esperienza sensoriale, grazie ai bordi da poter toccare, stimoli cognitivi importanti e una traccia di protostoria, con tanto di colpo di scena a meravigliare e divertire e parte testuale resa quasi esclusivamente in onomatopee, particolarmente adatte ad essere riprodotte durante la lettura ad alta voce nella fascia zero-tre anni.
Entrambi i libri presentano un percorso compiuto da un personaggio: un pesce rosso nel primo, un’automobile nel secondo. La traccia di tale percorso è dichiarata e visibile fin da un primo sguardo di piatto, che abbracci la piccola “copertina” e tutte le strisce scoperte delle altre pagine, unite concettualmente a formare un’unica scena che segna il punto d’inizio e il punto di fine del racconto.
Si va da qui a lì, e questo è noto subito. Ma la magia si manifesta sfogliando: si voltano le pagine e il cammino si amplia, si scopre nella sua complessità, si arricchisce di dettagli. In un certo senso si espande anche temporalmente: quel che sembrava un veloce passaggio diventa un’avventura.
Questo è evidente in particolar modo in “Arrivo!” dove un’automobile rossa pare puntare verso una casetta raggiungibile con una via dritta e rapida. Solo il cielo notturno dello sfondo tradisce quello che potrebbe essere uno scarto di tempo: è il punto d’inizio del racconto, quando cioè il mezzo a due ruote è ancora fermo perché partirà solo a giorno fatto, al primo sfogliare di pagina.
Con un felice e armonioso mescolamento di elementi fantasiosi e note affettive, con oggetti noti ai piccoli da indicare e nominare, con suoni da ripetere, il libro è davvero valido per appassionare il primissimo lettore.
Tra le pagine del divertente racconto si trovano anche tanti stimoli utili per lo sviluppo cognitivo, come l’invito, che può rivolgere l’adulto che legge al piccolo ascoltatore, a riconoscere e usare propriamente riferimenti spaziali come su e giù, avanti e indietro, alto e basso…
Le dimensioni, quindi, si definiscono sempre in relazione a qualcos’altro, e questo è sicuramente un concetto importante con cui lasciar familiarizzare i bimbi perché li aiuta nella conoscenza del mondo intorno e nella definizione di loro stessi all’interno della realtà circostante.
Da notare anche l’uso appropriato del colore che viene sempre fatto in entrambi gli albi, con elementi allegri ma senza che essi deviino, per amor di vivacità, dalla tinta che avrebbero nella realtà. Ancora, da sottolineare gli accorgimenti grafici che aiutano a rendere oggetti e personaggi riconoscibili anche da bambini piccoli, come bordi neri e ben definiti e figure essenziali non sovrabbondanti di particolari.
Due libri semplici, pratici ma estremamente intelligenti che stimolano il piccolo lettore e si fanno sia strumento di divertente condivisione con gli adulti, sia strumento di gioco autonomo.
(età consigliata: dai 15-18 mesi)