- Per i pici:
- 200 g di farina tipo 0
- 100 g di farina di grano duro
- 100 cc di vino bianco
- 50 g di olio
- sale
- acqua q.b.
- Per il sugo:
- 1 hg di pancetta affumicata
- 1 hg di pancetta tesa dolce
- 1 patata media
- 1 cespo di radicchio trevigiano
- aceto
- olio
- pepe nero in grani
Ci voleva l’MTC
Ho deciso finalmente all’inizio dell’anno, dopo aver seguito da fuori le sfide, di giocare anche io e…pici siano! Ci vuole sempre una motivazione, un impulso, in quello che si fa, giusto
Ho seguito alla lettera le precise indicazioni, i consigli e le dosi di Patty e a quelle vi rimando, io ho solo cambiato la ricetta base utilizzando una parte di vino bianco -circa 100 cc – anzichè tutta acqua per l’impasto.
Lascio invece – ad alta voce – tutto quello che mi è passato per la testa mentre, armata di tempo e consapevole di essere arrivata agli sgoccioli del tempo, stamattina di buona lena, mi sono dedicata a preparare i pici.
Comincio dalla fine
Ora per gradi: avevo deciso di impastare con il bimby e, strada facendo, mi sono resa conto che i contro esistevano: dovevo mettere prima acqua e olio, emulsionare e poi aggiungere la farina…bene: la quantità di farina era definita, la parte liquida un pò meno…sono partita da mezzo bicchiere – fra acqua e vino – , poco – l’impasto era duro , ho aggiunto ancora acqua e, come indica Patty, alla fine ne serve meno di uno da acqua.
Mentre la mia palla riposava e mi accingevo a prepararmi per tirarli riflettevo su ciò che avevo letto: i pici sono un piatto della cucina povera contadina, ma tradizionale…io avevo impastato con il bimby ed, invece di usare la spianatoia di legno – non ce l’ho visto che poco uso fare lievitati e dolci, ho usato il “tappeto” di silicone, il massimo della modernità. Che contrasto!
Il momento di tirarli è arrivato: facile, esce spontaneo; basta davvero non fare troppo pressione e seguire un movimento deciso che spinge verso l’esterno; riflettevo “però, il mio impasto è liscio, omogeneo, elastico e senza grumi”. Ci sono riuscita!
Dovevo tirarli sottili perchè poi cuocendo crescono: sottili quanto? Confronto con le foto di Patty: alcuni andavano altri erano forse un pò troppo grossi…
Al momento di tuffarli in acqua: e se ora si appiccicano tutti? No, non succede, saggio aver memorizzato, di rotolarli nella farina una volta tirati.
Mettete nel bicchiere del bimby l’acqua, il vino e l’olio – poco meno di un bicchiere in tutto, emulsionate per 10 sec vel: 4; aggiungete le farine ed il pizzico di sale ; impastare per 1 minuto, anche due minuti se come me dovete aggiungere dopo altra acqua. Avvolgete la palla nella pellicola trasparente e lasciate riposare per 30 minuti.
Prendetene un pezzetto alla volta , tiratelo con il mattarello e poi dividetelo in striscioline da circa 1 cm e cominciate , uno alla volta , a tirare i pici; così sino alla fine dell’impasto.
Preparate il sugo: scaldate in una padella un pò di olio e soffriggete la pancetta, sfumate con un dito di aceto, fatelo evaporare e spegnete.
Riducete la patata a tocchetti piuttosto piccoli, devono cuocere insieme ai pici; tagliate in quattro parti il radicchio e, dopo aver arroventato la griglia, grigliatelo bene girandolo una sola volta. tenete da parte dopo averlo condito con un filo di olio extravergine di oliva.
Mentre aspettate che bolla l’acqua raccogliete la pancetta ed il radicchio nel piatto che porterete in tavola; appena l’acqua bolle, tuffate i tocchetti di patate , incoperchiate e aspettate che riprenda il bollore prima di buttare i pici; appena cotti, ma al dente, bastano davvero 5 minuti, scolateli, uniteli alla pancetta e al radicchio, mescolate bene, completate con una generosa macinata di pepe nero in grani e servite subito.
Partecipo alla sfida di gennaio del MTC