Pier Paolo Pasolini, Ilaria del Carretto

Da Paolorossi

Lucca – San Martino – La tomba di Ilaria del Carretto

Appennino

…  e Ilaria, solo Ilaria…

Dentro nel claustrale transetto
come dentro un acquario, son di marmo
rassegnato le palpebre, il petto

dove giunge le mani in una calma
lontananza. Lì c’è l’aurora
e la sera italiana, la sua grama

nascita, la sua morte incolore.
Sonno, i secoli vuoti: nessuno
scalpello potrà scalzare la mole

tenue di queste palpebre.

Jacopo con Ilaria scolpì l’Italia
perduta nella morte, quando
la sua età fu più pura e necessaria.

( Pier Paolo Pasolini , brano tratto da “Appennino”, 1951 dal libro “Le ceneri di Gramsci”, 1957 )

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