Pietro Sabella, (quasi) quarantenne siciliano, ha deciso di proseguire sulle orme di suo nonno, Pietro pure lui. Così sulle terre di famiglia, tra Sciacca e Menfi, nella Tenuta Gallinella, coltiva la vite, senza trattamenti chimici e uso di pesticidi, con l’obiettivo, peraltro riuscito di ricavare una piccola produzione di olio di altissima qualità.
Così, in una terra dove il sole splende di media per 300 giorni all’anno, le olive dei raccolti di Pietro Sabella, raggiungono l’eccellenza dal punto di vista organolettico. I profumi sono quelli inebrianti della Sicilia, terra antica e votata a questa coltura: erba appena tagliata, di basilico, menta, mandorla verde, cardo, pomodoro verde che si vanno a unire ad un tocco aromatico di timo, origano e salvia. Il risultato della spremitura è un olio extravergine elegante e armonioso, equilibrato tra l’amaro e il piccante, che svela all’assaggio tutta la sua tipicità di provenienza, la Val di Mazara.
La qualità di certo non s’improvvisa e non basta una terra ideale. Le olive vengono raccolte al punto perfetto di maturazione e molite entro le 24 ore. La buona qualità dell’olio dipende anche dalla temperatura di lavorazione che deve essere sotto i 27°C „estratto a freddo”.
L’olio extra vergine d’oliva ottenuto ha un grado di acidità molto basso. Dalle analisi chimiche effettuate nel Marzo 2012 con Certificato ACCREDIA il grado di acidità risulta inferiore allo 0.2%.
Tenuta Gallinella imbottiglia sia olii monocultivar sia blended, da tre varietà classiche della zona: Biancolilla, Cerasuola e Nocellara del Belice.
Dalla Biancolilla si ricavano olii con fruttato d’oliva d’intensità leggera o media. All’olfatto dà sensazioni di mandorla verde, meno frequentemente carciofo o pomodoro. Al gusto amaro e piccante sono di norma leggeri, raramente medi, quindi i frutti maturi danno olii dolci.
La Cerasuola dà olii con fruttato d’oliva verde di media o alta intensità e sensazioni di erba, cardo e pomodoro quando sono ottenuti da frutti meno maturi, e gusto amaro e piccante di intensità media. I frutti maturi producono olii con note di pomodoro maturo o timo.
La Nocellara del Belice, invece, da frutti poco maturi produce olii di elevata intensità olfatto-degustativa con note di cardo o carciofo gradevoli, ma anche di pomodoro verde, accompagnate da amaro e piccante di intensità medio-alta.
Una vera chicca aldilà delle considerazioni tecniche di questo prodotto eccellente: perché l’attuale Pietro ha chiamato “Gallinella” la sua azienda?
Torna in gioco il nonno Pietro. Venne scelto nel 1948 dal regista Pietro Germi per recitare la parte del capomafia nel film “In nome della legge”, che venne girato a Sciacca. In realtà all’epoca il vero soprannome del nonno era „Jadazzu” che tradotto in italiano significa gallo, ma per renderlo più carino il regista decise di chiamarlo „Gallinella”. Ancora oggi questo soprannome gira in città. inserito da Elena Bianco