Prosegue dunque l’evidenza scientifica sulla pericolosità di una sessualità irresponsabile, come mostrano anche altri studi: l’uso della pillola contraccettiva aumenta il rischio di morte per coaguli di sangue del 500%, il rischio arriva a oltre il 1700% per le donne degli Stati Uniti con una malformazione della vena, un’eventualità non rara, visto che compare in circa un quarto della popolazione mondiale. A stabilirlo sono i ricercatori della Stanford University School of Medicine attraverso uno studio pubblicato sull’“American Journal of Obstetrics and Gynaecology”.
Come ha spiegato Giovanni Paolo II, anche sulla sessualità «il pensiero cattolico è sovente equivocato, come se la Chiesa sostenesse un’ideologia della fecondità ad oltranza, spingendo i coniugi a procreare senza alcun discernimento e alcuna progettualità». Non è affatto così: «Quando si ha motivo per non procreare [motivi medici, eugenetici, economici e sociali, nda] questa scelta è lecita, e potrebbe persino essere doverosa. Resta però anche il dovere di realizzarla con criteri e metodi che rispettino la verità totale dell’incontro coniugale nella sua dimensione unitiva e procreativa, quale è sapientamente regolata dalla natura stessa nei suoi ritmi biologici. Essi possono essere assecondati e valorizzati, ma non violentati con artificiali interventi».
Per tutto questo vengono proposti i Metodi naturali di regolazione della fertilità, che permettono uno stile di vita sano, positivo e responsabilizzante nell’esercizio della sessualità. Metodi che oggi, grazie alla tecnologia, possono ritenersi fortemente sicuri ed efficaci.